LAURA LUCENTE
Cronaca

"Vendemmia, siccità killer: meno 20%"

Stefano Amerighi, presidente del Consorzio Vini Cortona è cauto, spera nell’acqua che potrebbe dare un aiuto ai vitigni

di Laura Lucente

Decisive le prossime due settimane per dare l’idea di che tipo di vendemmia sarà. Stefano Amerighi, presidente del Consorzio Vini Cortona è cauto e resta con il naso all’insù in attesa di vedere se all’orizzonte arriveranno o meno nuvoloni di pioggia che potrebbero cambiare le sorti della stagione vendemmiale 2022. Chi doveva fare le basi per lo spumante ha già raccolto con 10-15 giorni d’anticipo rispetto al normale. Certe varietà di bianchi sono praticamente pronte.

Capitolo a parte i rossi, per la quale Cortona è riconosciuta in tutto il mondo. "La preoccupazione è che la maturità tecnologica, quindi di zuccheri vada di pari passo con quella fenologica, quella dei tannini e della parte verdi. È questa la grande domanda di oggi". Prospettare una annata grandissima per Amerighi è una forzatura, ma non tutto pare perduto, soprattutto per chi ha saputo lavorare bene nonostante il clima. "Questa è un’annata estrema, non si era mai visto un anticiclone africano che portava nel mese di maggio le temperature a 30 gradi.

Nonostante siano mesi che non piove, le piante in realtà non stanno così male. Chi ha lavorato bene nei suoli e nella gestione delle piante aiutandole in qualsiasi modo, trarrà dei benefici. Nel 2017 (altro anno difficilissimo) in realtà le piante avevano sofferto di più". Ora la speranza è che questi giorni arrivino le piogge, senza estremi, e riescano ad allungare il ciclo vegetativo della pianta, facendola ripartire e accompagnandole il più possibile verso l’equilibrio delle maturità. "Credo, comunque, che le piante abbiano un adattamento al clima superiore a quella dell’uomo. Ce lo hanno dimostrato in questi anni. Penso alle annate come quelle del 2003, del 2012, 2017, 2021, tutte difficili per motivi anche tra loro molto diversi. Ormai il nostro sistema climatico è questo. Da viticoltori dobbiamo affrontare tutto questo nella maniera migliore, cambiando certe tecniche che ci portiamo dietro da tempo, essere resilienti. Potremmo fare grandi vini anche nel futuro soltanto se saremo reattivi nel capire dove andare". I raccolti subiranno, comunque una flessione, inutile girarci molto intorno.

Ad oggi la perdita potrebbe attestarsi intorno al 20%. Per alcune aziende, poi, c’è stata la grandinata di giugno che ha spazzato via, anche se a macchia di leopardo, tra il 30 e il 50% dei raccolti. Intanto il presidente della Cortona Doc brinda ad una bella annata sotto il profilo del lavoro di squadra in termini di promozione del territorio. Le manifestazioni proposte, anche quella recente di calici di stelle alla fortezza del Girifalco, ha avuto un ottimo riscontro. Poi c’è la partnership con il festival internazionale Cortona On the Move che guarda verso il comune obiettivo di portare il nome della città etrusca sempre più nel mondo.