
Non è facile essere "figlio di" ma nemmeno "fratello di". E così Marco Ligabue, fratello di Luciano, ha scelto la strada migliore per liberarsi di quel tormentone che lo ha accompagnato per tutta la sua vita, quel "salutami tuo fratello" da parte di amici, parenti e fan del fratello rock star. Ha scritto per lui e con lui, è diventato cantautore, ha la sua band e ora ha dato alle stampe un libro di 33 racconti in cui racconta se stesso, il fratello e la sua Emilia intitolato, appunto, "Salutami tuo fratello". Parole e musica stasera alle 21,30 in piazza Fra Benedetto dove Marco Ligabue presenterà il libro con Andrea Barbi e poi le sue canzoni. Un testo nato e cresciuto durante la pandemia. "Quando sei fratello di un personaggio famoso puoi vivacchiare su quella notorietà - spiega - oppure prenderla male con invidia e gelosia. Io ho cercato il bello di questa notorietà di riflesso, mi sono creato una mia strada e ho dato una mano a Luciano". Un libro che "trasuda di Emilia", la regione del cuore, di tavolate e lambrusco, di nebbia e di vita quotidiana. Con una avvertenza: "Nessun fratello è stato maltrattato nella stesura di questo libro". Silvia Bardi