GAIA PAPI
Cronaca

Via Filzi: caserma ancora in stallo. Lavori fermi, un iter salva-cantiere

Fossato pieno d’acqua e nessun passo avanti: attesa la risposta per la sostituzione dell’azienda. Sacchetti: "Purtroppo i tempi sono lunghi, entro gennaio vogliamo arrivare ad una definizione".

"Siamo in un limbo". Quando si parla del cantiere di via Filzi le similitudini si sprecano. C’è chi parla di "odissea", chi di un vero e proprio inferno. Con l’inizio dell’anno la situazione non sembra cambiata. Il progetto che doveva portare alla costruzione della nuova caserma della polizia municipale attraverso il meccanismo del leasing in costruendo, è diventato una spina nel fianco dell’amministrazione comunale che ne aveva fatto un cavallo di battaglia in campagna elettorale.

Oggi l’assessore Marco Sacchetti replica: "Siamo in un limbo". "Stiamo aspettando il parere degli esperti incaricati per capire se poter procedere con la proposta del soggetto aggiudicante, la banca Iccrea che è di fatto la proprietaria dell’immobile, o meno. Una valutazione che deve tener conto di aspetti giuridico legale, oltre che economico finanziario" spiega.

Tempistiche non ce ne sono, vista la complessità dell’argomento. "Si parlava di fine dicembre; mi auguro, ma è solo un auspicio, che la decisione arrivi entro la fine del mese" continua Sacchetti. Il punto è sempre lo stesso: "Siamo di fronte ad una situazione complessa, sia da riattivare, ma anche da risolvere nel caso la risposta degli esperti sia negativa. La condizione è del tutto simile a quella della ex Lebole".

Il progetto del Comune si è basato fin dall’inizio sul meccanismo del leasing in costruendo. Ma la storia di questo cantiere è costellata di problemi ed imprevisti. L’ultimo, solo in ordine di tempo, quello emerso nel consiglio comunale del 28 novembre: una delle imprese edili che erano parte del progetto e del raggruppamento temporaneo, è in stato di fallimento in seguito alla decisione del tribunale di Pisa. "Mentre eravamo in fase di convocazione di un sopralluogo propedeutico a effettuare lo stato di consistenza dell’immobile, perché comunque su di esso alcuni lavori sono stati effettuati, abbiamo scoperto che il soggetto mandatario è interessato da una procedura fallimentare" aveva spiegato l’assessore Marco Sacchetti dai banchi di palazzo Cavallo.

E mentre esperti cercano di trovare risposte e soluzioni, i residenti convivono con un cantiere in stato di abbandono che, ciclicamente, torna ad esser di interesse di malintenzionati e spacciatori. Nei giorni scorsi è infatti partito il terzo esposto che ha denunciato un nuovo allagamento oltre al fatto che le transenne, poste per delimitare il cantiere, siano di nuovo divelte. La loro richiesta è stata quella dell’interramento delle fondamenta, oltre al "ripristino delle condizioni di sicurezza, decoro e salubrità". In attesa che questa odissea trovi una fine.