LUCA AMODIO
Cronaca

Viaggia in autostrada a 190 all’ora. Patente sospesa sei anni dopo: il giudice annulla e lo risarcisce

La sentenza su una serie di violazioni tra il 2017 e il 2018: sanzione azzerata per il troppo tempo passato

La sentenza su una serie di violazioni tra il 2017 e il 2018: sanzione azzerata per il troppo tempo passato

La sentenza su una serie di violazioni tra il 2017 e il 2018: sanzione azzerata per il troppo tempo passato

A 190 chilometri orari in autostrada, più violazioni varie mentre era alla guida: patente revocata ma la sanzione all’imprenditore gli arriva sei anni dopo. Non 90 giorni come stabilito dalla legge. Un po’ in ritardo. Il giudice annulla tutto e condanna il ministero a pagare le spese processuali.

Quando si dice lentezza della pubblica amministrazione. Faraginosità. Un problema di vecchia data, un problema strutturale del paese. Giustizia lenta è giustizia negata, diceva Montesquieu: in questo caso a non essersi mossa in tempi rapidi non è la macchina della giustizia ma la motorizzazione. Il caso che arriva dalle aule di tribunale ha dell’assurdo. A fine agosto dell’anno scorso la motorizzazione civile di Perugia, nella sezione di Arezzo, aveva disposto un provvedimento di revoca della patente di guida ad un imprenditore aretino settantenne. L’uomo era stato sanzionato per tre gravi violazioni al codice della strada di almeno cinque punti l’una nell’arco di un anno. Si tratta di gravi infrazioni: una volta aveva pigiato l’acceleratore in autostrada spingendo la macchina fino a 190 chilometri orari. Peccato che le sanzioni le aveva commesse tra il 2018 e il 2017: ben sette anni prima della missiva della motorizzazione che è arrivata l’estate scorsa.

Un ritardo non trascurabile visto che la sanzione doveva essere notificata entro 90 giorni. Elemento su cui hanno fatto leva gli avvocati aretini Andrea Santini e Gilberto Gagliardi che hanno sollevato davanti al giudice un altro elemento chiave: il fatto che un provvedimento che arriva sei anni dopo perde della sua efficacia educativa e cautelare. Non un aspetto da poco conto.

La tesi sostenuta dai legali difensori ieri mattina è stata condivisa dal giudice di pace Sergio Necchi che ha accolto il mea culpa dell’imprenditore e anzi: ha rilevato la negligenza della motorizzazione civile di Perugia, coordinata di Arezzo, che ha effettuato la notifica con 6 anni di ritardo. Per questo ha annullato la revoca della patente e allo stesso tempo ha condannato l’amministrazione a risarcire tutte le spese legali.