Arezzo, 06 novembre 2024 – "Non mi aspettavo tutto questo successo mediatico all'iniziativa. Lo abbiamo fatto con il cuore". Franca Binazzi che con il marito e il figlio Pietro è a capo delle Confezioni Bilo' di Levane, azienda che lavora nel settore della moda, è finita sui quotidiani nazionali per la decisione di pagare, a tutti i dipendenti, una ventina, un viaggio di quattro giorni a Parigi in occasione del ponte di Ognissanti. Un "benefit" molto importante, per valorizzare la forza lavoro dopo un anno che, dal punto di vista economico, ha regalato grandi soddisfazioni all'azienda valdarnese, in crescita costante. Beneficio cui si è aggiunto il premio produzione. "Abbiamo creato un gruppo solido e il messaggio che abbiamo voluto comunicare è quello di dare valore a quelle che sono le nostre maestranze", ha detto l'ex presidente di Cna Arezzo. I dipendenti hanno appreso del viaggio pagato la primavera scorsa. "Era una gita programmata, ma non sapevano che gliela avrebbe offerto l'azienda - ha aggiunto l'imprenditrice - Ovviamente erano strafelici, ma per noi è normale vivere questo tipo di rapporti. Organizziamo cene e ci piace stare insieme. E poi si meritavano questi quattro giorni a Parigi Confezioni Bilo' va bene, il fatturato è in aumento, le consegne non presentano criticità, quindi era giusto condividere questi successi con chi insieme a noi porta avanti la nostra realtà produttiva Il valore umano da noi è fondamentale non sono operaie, non sono dipendenti, ma sono parte integrante della nostra azienda".
Il viaggio a Parigi, tra l'altro, è andato benissimo ed era presente anche Tiziana, una dipendente che una settimana prima della partenza è caduta e si è slogata una caviglia. "Desiderava tanto venire ed è partita con le stampelle - ha sottolineato Franca Binazzi - Quindi l'abbiamo aiutata in tutto il percorso. E' stata supportata da noi e dal marito. Alla fine del viaggio le stampelle non avevano più i gommini... .Anche perchè abbiamo percorso fino a 12 km al giorno a piedi". Confezioni Bilo' chiuderà l'anno in crescita rispetto al 2023 nonostante il settore della moda, in Valdarno, sta vivendo una fase delicata, come testimoniato dalle ultime vicende. "Lo sto insegnando a mio figlio Pietro, che ha 24 anni e lavora all'interno del nostro stabilimento artigianale. Bisogna controllare costantemente le aziende con cui collaboriamo, ma anche quelle che non hanno rapporti diretti con noi - ha spiegato Binazzi - perché questo è un mercato che ha bisogno di controlli anche dal punto di vista finanziario. In questo momento c'è una bolla sul mercato cinese la flessibilità e la puntualità in merito alle richieste del cliente".