REDAZIONE AREZZO

Viaggio nella città della musica. Dalle note di Guido all’elettropop

Un nuovo indirizzo scolastico: è l’opportunità che stimola i ragazzi ad avvicinarsi al pentagramma. CLASSE 1 C SCUOLA MEDIA PIERO DELLA FRANCESCA, AREZZO. .

La passione per la musica rappresentata nel disegno degli alunni della 1 C

La passione per la musica rappresentata nel disegno degli alunni della 1 C

A partire dall’anno scolastico 2024-2025 il nostro istituto, Piero della Francesca, ha attivato l’indirizzo musicale: questo nuovo percorso rappresenta un’opportunità di crescita personale perché offre la possibilità ai ragazzi di scoprire il piacere di fare musica insieme. Questa può essere una bella opportunità sia per chi già sa suonare uno strumento, ma anche per chi vuole impararne uno, sotto la saggia guida di professionisti e ottimi insegnanti è possibile avvicinarsi a vari strumenti come: pianoforte, chitarra, sassofono e altri.

La ragione di questa scelta è legata al fatto che proprio ad Arezzo, per la prima volta, furono messe per iscritto le note musicali come noi oggi le conosciamo. Questo lo dobbiamo ad un monaco benedettino, Guido d’Arezzo, noto anche come Guido Monaco, ricordato dagli aretini con una piazze e statue a lui dedicate.

Nato intorno all’anno Mille a Talla, in Casentino, ha rivoluzionato la musica con due novità importanti: la prima è stata l’invenzione del tetragramma, un sistema di quattro righe dove scrivere le note musicali, successivamente evoluto nel pentagramma; la seconda novità è stata l'introduzione dei nomi delle note musicali che utilizziamo ancora oggi. In memoria di Guido D'Arezzo nella celebre Piazza Grande è presente un palazzo nel quale ha sede la Casa della Musica (CaMu), segno del forte legame che la musica ha con la città, come dimostrano anche importanti eventi e manifestazioni in cui le dolci sinfonie sono protagoniste. Uno dei più noti e apprezzati è proprio il Concorso Polifonico Internazionale, Guido d’Arezzo, un concorso di canto corale tenutosi per la prima volta in città nel 1952, ma rilevante è anche il festival Terre d’Arezzo, una rassegna di musica classica che propone i contributi di singoli artisti o di gruppi in momenti e spazi diversi del territorio aretino. Inoltre è segno di vanto per la città la Scuola Superiore per i direttori di Coro.

E ancora la musica, con il rullo dei tamburi, lo squillo delle chiarine e il passo cadenzato dei musici, accompagna l’evento più amato dagli aretini: la Giostra del Saracino. La costante presenza della musica in città, ma anche nelle vite di ognuno di noi quotidianamente dimostra quanto sia importante per tutti, grandi e piccoli.

Essa fa provare emozioni positive come gioia, energia, entusiasmo e tranquillità, ma soprattutto per noi giovani adolescenti può rappresentare uno strumento utile a superare alcuni momenti di difficoltà, oltre che a facilitare la crescita sociale e personale, grazie alla possibilità di far volare la nostra fantasia e i nostri sogni!!