GAIA PAPI
Cronaca

Vicenzaoro, giù il sipario: "Siamo oltre le aspettative"

Giordini, presidente degli orafi aretini traccia un bilancio sulla fiera "Clienti e ordini ci sono stati ma pesa il clima di incertezza. Bene l’export".

Giordana Giordini, presidente orafi aretini

Giordana Giordini, presidente orafi aretini

Ancora qualche ora poi i riflettori si spegneranno sull’edizione numero settanta di Vicenzaoro l’appuntamento che ha visto protagonisti 1.200 espositori Tra le eccellenze in fiera, sono state 198 le aziende provenienti dalla Toscana capitanate dal distretto di Arezzo, che contava 170 aziende. Presente Giordana Giordini, presidente degli orafi di Confindustria Toscana del Sud e della Consulta orafa aretina.

Giordini, che edizione è stata?

"E stata una fiera al di sopra delle aspettative per il numero di buyer presenti e per gli ordini eseguiti. Piazza di business per gli operatori di settore da tutto il mondo, Vicenzaoro ha ospitato oltre 450 buyer provenienti da 60 paesi".

Eravate partiti con tante preoccupazioni...

"Con mille preoccupazioni. Tutto il nostro lavoro e il nostro ottimismo cozzava, e in parte lo fa ancora, con una serie di fattori. Da una parte la costante crescita del prezzo del metallo prezioso, dall’altra la crisi generale, le guerre alle porte dell’Europa, le elezioni americane di novembre, condizioni che hanno contribuito a generare uno stallo. Ma i clienti ci sono stati e gli ordini sono stati effettuati".

Nella settimana le oscillazioni dell’oro hanno rallentato...

"Sì, per fortuna è rimasto sui 73 euro al grammo. Certo cifre record, mai raggiunte, ma è il continuo altalenare a rendere ancora più difficili gli scambi commerciali. In questi giorni ci ha dato un po’ di tregua".

Ma c’è un ma...

"Sì, si respira un clima particolare. Si naviga a vista, vediamo, capiamo, ci risentiamo. Insomma, agli ordini effettuati, non è seguita una programmazione certa per i prossimi mesi".

Come si guarda al futuro?

"Gli ordini ci sono stati, per chi più, per chi meno, ma permane questo clima di incertezza, che, diciamo la verità, ci preoccupa Il distretto dell’oro, soprattutto quello aretino, è quello che fa meglio".

Basta pensare all’export...

"L’ufficio regionale di statistica della Toscana parla, per il 2023, di un aumento del 4,7% rispetto al 2022, in controtendenza rispetto alle altre regioni del Centro Italia (-3,1%) e in misura maggiore rispetto all’Italia che nel complesso rimane stazionaria. Le esportazione del distretto orafo aretino rappresentano il 30% di quelle toscane".