MARIANNA GRAZI
Cronaca

Vigili del fuoco di Arezzo: il caso dei tumori arriva in Parlamento

Il PD presenta mozioni sui Pfas e chiede screening nazionali per i vigili del fuoco dopo i casi di tumore ad Arezzo.

Il PD presenta mozioni sui Pfas e chiede screening nazionali per i vigili del fuoco dopo i casi di tumore ad Arezzo.

Il PD presenta mozioni sui Pfas e chiede screening nazionali per i vigili del fuoco dopo i casi di tumore ad Arezzo.

Il caso dei vigili del fuoco di Arezzo morti per una rara forma di tumore arriva in Parlamento. I deputati del Partito Democratico Marco Simiani, Emiliano Fossi e Simona Bonafè hanno infatti presentato una serie di mozioni riguardo al monitoraggio dei Pfas, le sostanze che, secondo i familiari di Mario Marraghini, Maurizio Ponti e Antonio Ralli, potrebbero aver portato allo sviluppo del glioblastoma, e un’interrogazione parlamentare per far sì che gli screening avviati su base volontaria dall’Università di Bologna sui materiali utilizzati dai vigili stessi possa essere estesa a livello nazionale.

L’onorevole Simiani ieri mattina ha anche fatto visita al comando aretino. "Oltre ai familiari di Marrighini, Ponti e Ralli ho incontrato il comandante provinciale Fabrizio Baglioni e i sindacati che si stanno occupando del caso" ha dichiarato. Per la visita nella Caserma dei Vigili del Fuoco di via degli Accolti ad Arezzo erano infatti presenti Giancarlo Gori, segretario regionale FP/Cgil VVF Toscana, e Massimo Pacifici, rappresentante provinciale, oltre agli esponenti esponenti del PD locale, Alessandro Caneschi e Luciano Ralli. "L’obiettivo per noi è definire lo stato dell’arte dell’inchiesta interna e capire come poter contribuire a fare chiarezza - aggiunge il deputato - anche con l’aiuto dell’Asl e di Arpat, per verificare la presenza di sostanze nocive nell’acqua e nell’aria. Abbiamo presentato, come Pd, delle mozioni sul problema dei Pfas, perché non esistono limiti di legge né regolamentazioni precise sulla loro produzione e sull’utilizzo. Da qui la richiesta di intervento al Ministero dell’Ambiente per definire una percentuale limite entro cui l’esposizione non sia dannosa per l’uomo".

Questo per quanto riguarda appunto i Pfas, ma Simiani sottolinea che la questione riguarda il caso specifico dei vigili del fuoco. Quelli, purtroppo, deceduti ad Arezzo, ma anche quelli ini servizio. "L’accordo con l’università di Bologna per gli screening coinvolge personale di un’area ristretta. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare al governo per farli estendere alle caserme di tutta Italia. Interrogazione a cui però non è arrivata risposta. Da parte mia - prosegue il parlamentare che fa parte della commissione Ambiente e Salute - vorrei contattare il capo vigili del fuoco nazionale perché ritengo opportuno verificare con i Ministeri dell’Interno e della Salute se il materiale utilizzato per la dotazione personale o per gli interventi sia stato motivo di morte o di altre situazioni dannose in altre parti d’Italia". Lo scopo è chiarire se i materiali utilizzati siano o meno collegati con malattie e problemi di salute. "Noi siamo pronti, se questa verifica non avverrà - conclude Marco Simiani - a fare ricorso alla Commissione Antimafia per aprire un’inchiesta".

Marianna Grazi