GAIA PAPI
Cronaca

Villetta distrutta da fuga di gas. Lotta tra la vita e la morte per le ustioni dopo lo scoppio

L’esplosione a Soci in una bifamiliare dove l’uomo di 67 anni viveva da solo con un cagnolino. L’altra porzione delle casa è inagibile ed è del fratello della vittima che non era presente.

L’esplosione a Soci in una bifamiliare dove l’uomo di 67 anni viveva da solo con un cagnolino. L’altra porzione delle casa è inagibile ed è del fratello della vittima che non era presente.

L’esplosione a Soci in una bifamiliare dove l’uomo di 67 anni viveva da solo con un cagnolino. L’altra porzione delle casa è inagibile ed è del fratello della vittima che non era presente.

E’ in pericolo di vita l’uomo di 67 anni rimasto gravemente ustionato al volto e alle vie respiratorie nell’esplosione che domenica mattina ha devastato la sua abitazione nel cuore di Soci. All’origine dello scoppio una fuga di gas generatasi dall’impianto presente all’interno della casa, è quanto hanno constato i vigili del fuoco di Arezzo, distaccamento di Bibbiena, una volta arrivati sul posto, dopo aver chiuso le utenze e messo in sicurezza l’area. Fuga di gas che ha portato poi alla saturazione della casa fino alla violenta esplosione che ha fatto volare via porte e finestre anche nell’alloggio vicino, dove vive il fratello. Il 67enne, invece, abita da solo con il suo cagnolino, rimasto illeso.

Erano le 11.52 quando la centrale del 118 è stata attivata per un’esplosione. Quando sono arrivati i soccorritori le condizioni dell’ustionato sono apparse da subito molto gravi. L’emergenza sanitaria 118 della Asl ha inviato sul posto l’elicottero Pegaso con il quale il paziente è stato trasportato in codice rosso al centro grandi ustioni Cisanello di Pisa.

Entrambi gli appartamenti della villetta bifamiliare sono stati dichiarati inagibili dai vigili del fuoco. Sul posto in pochi minuti sono sopraggiunti anche i carabinieri di Bibbiena, con a capo il tenente Domenico Gaudio. Fortunatamente nell’abitazione a fianco, in cui vive il fratello, non c’era nessuno, altrimenti le conseguenze dell’esplosione sarebbero state molto più gravi. Fortuna ha voluto, inoltre, che in quel momento nessuno passasse in zona. Una zona molto frequentata da famiglie e bambini. A due passi da lì c’è infatti un parco in cui i residenti trascorrono le giornate. E domenica, dopo diversi giorni di pioggia, il sole invitava proprio ad uscire.

Ai presenti accorsi dopo il boato, un furgoncino parcheggiato difronte alla bifamiliare ha dato la portata della tragedia scampata. Il mezzo è rimasto infatti seriamente segnato dall’esplosione, come se fosse stato trivellato; non vogliamo immaginare se al momento dello scoppio qualcuno fosse stato di passaggio.

Adesso il 67enne sta lottando da un letto di Cisanello tra la vita e la morte per le ferite e le importanti ustioni alla testa e alle mani riportate.