LUCA AMODIO
Cronaca

Vince il concorso ma deve rifarlo. Laura: "Niente graduatoria, è assurdo". I precari della scuola ancora beffati

Parla Gori, l’insegnante cortonese di sostegno che ha superato l’esame per la cattedra ma dovrà ripeterlo. Non è previsto lo scorrimento per le assunzioni: "È la prima volta che succede, non si capisce perché".

Vince il concorso ma deve rifarlo. Laura: "Niente graduatoria, è assurdo". I precari della scuola ancora beffati

Inseganti sul piede di guerra: hanno superato l’esame ma devono ripeterlo perchè non c’è la graduatoria

Ha passato il concorso ma è come se fosse stata bocciata. Quindi niente cattedra. I posti a disposizione per i neo insegnanti erano solo 50 e lei era arrivata esima. Ma comunque idonea. Il guaio è che non c’è graduatoria di scorrimento. "Quindi, arrivederci, alla prossima: devi ripetere l’esame".

Hanno detto così - tradotto dal burocratese delle circolari scolastiche - a Laura Gori, insegante delle medie di Cortona, che è risultata idonea all’ultimo concorso per insegnanti di sostegno per le scuole medie, quello che si è tenuto tra il 2023/2024. Uno di quelli finanziati con il Pnrr. Ha totalizzato un punteggio superiore a 70 che significa esame superato. I posti disponibili erano solo 50 e quindi - come giusto che sia - la precedenza è andata ai 50 che hanno ottenuto risultati migliori. E fin qui niente di strano. Ci mancherebbe: è la meritocrazia. Peccato che però chi ha passato l’esame se vorrà avere una cattedra dovrà ripeterlo di nuovo. Anche se l’aveva già passato. "Sono risultata idonea ma di fatto è come se fossi bocciata, per la prima volta ai concorsi per insegnanti non c’è scorrimento", ci racconta Gori. "Questo perché non c’è una graduatoria di merito e quindi noi dobbiamo ripetere un esame per il quale siamo già passati: è assurdo", continua a spiegarci.

Anche i sindacati sottolineano il problema. "Purtroppo è una questione che abbiamo sollevato anche noi: anche perché non essendoci una graduatoria manca anche la trasparenza. Come faccio a sapere se io sono arrivato 51esimo oppure 150esimo?", ci dice Roberto Malzone , segretario Cisl scuola Toscana.

"In questo modo - continua a spiegarci Malzone - i docenti che hanno fatto il concorso si trovano in una situazione di incertezza e precarietà, con l’unica sicurezza di dover ripetere il concorso anche se è andato bene". La soluzione "Noi come Cisl scuola chiediamo che quando i docenti superano i concorsi vengano inseriti nei in una graduatoria di prima fascia - continua il segretario Cisl Scuola Toscana - in questo modo potranno essere assunti per scorrimento come funzionava prima".

I problemi sono venuti fuori con il concorso 2023 e 2024: uno dei tre per docenti realizzati con i fondi del Pnrr. "Uno dei problemi mi è proprio questo, le modalità di assunzione sono state stabilite dall’Unione Europea, non era mai successo prima". Oltre al guaio c’è anche la beffa perché se gli insegnanti non verranno assunti tramite il Pnrr a Bruxelles la cosa non andrà bene: come disse l’allora ministro agli affari europei Raffaele Fitto (oggi commissario Ue), il rischio è quello di perdere l’ultima tranche di finanziamento. E si parla di 24 miliardi. I sindacati intanto chiedono al governo di assumere prioritariamente tutti i docenti che sono già stati risultati idonei.A tempo indeterminato.