Arezzo, 10 aprile 2021 - Il consigliere regionale e capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli, nella giornata di ieri, si è recato allo stabilimento della Lem Industries di Levane, dove ieri sera si è sviluppato un incendio che ha arrecato danni al reparto produttivo. Insieme al sindaco di Bucine Nicola Benini ha incontrato il proprietario dell’azienda, ma anche il direttore operativo della Valentino, il cui stabilimento è andato quasi completamente distrutto la settimana scorsa. “C’è ovviamente grande preoccupazione per quanto accaduto – ha detto Ceccarelli -, ma sono rimasto anche piacevolmente colpito dalla volontà che mi è stata manifestata di far ripartire al più presto le produzioni. Purtroppo la vicenda è doppiamente inquietante. Da un lato – ha aggiunto – c’è la preoccupazione per un danno gravissimo ad un’azienda di eccellenza, che da lavoro a 200 persone e, nonostante la situazione complicata che stiamo vivendo, ha un trend di crescita anche grazie alla qualità imprenditoriale. Dall’altro lato c’è l’inquietudine, che ho condiviso con i sindaci valdarnesi e con il territorio, per un fatto anomalo che si aggiunge all’altro gravissimo incendio che ha devastato un’altra azienda modello, nello stesso sito industriale”. Ceccarelli ha sottolineato che due incendi di questa gravità, nello stesso luogo, a distanza di una settimana sono un fatto che merita di essere analizzato con grande attenzione da parte delle autorità competenti. “Abbiamo tutti bisogno di capire cosa è successo – ha concluso -. Per questo condivido l’iniziativa assunta dal sindaco di Bucine, che si è rivolto al Prefetto e alle autorità competenti, per chiedere la maggiore vicinanza possibile al territorio in un momento così delicato”.
Nel frattempo nelle ultime ore il Dipartimento di Prevenzione della Asl Toscana Sud Est, con una nota ufficiale inviata al Comune di Bucine, a seguito dell’incendio alla Lem di giovedì notte, ha chiesto l’emissione di una serie di provvedimenti che coinvolgono sia i cittadini che abitano nei pressi dello stabilimento industriale che le imprese dell’area. Nello specifico, la popolazione residente entro 300 metri di raggio, nell’area individuata dall’ Arpat, è stata invitata a limitare la sosta nelle pertinenze esterne e l’apertura delle finestre delle abitazioni. Inoltre, ai titolari delle attività produttive limitrofe alla Lem, nell’ambito dell’attività lavorativa, è stato chiesto di ridurre al minimo la sosta del personale nelle pertinenze esterne, garantendo contemporaneamente l’areazione mediante sistemi meccanici, previa verifica e manutenzione dell’impianto di filtrazione. Provvedimenti che sono stati già adottati con un’ordinanza dal sindaco Nicola Benini, con lo scopo di limitare i rischi legati ad una potenziale esposizione agli inquinanti derivanti dall’incendio.