CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Vino anghiarese premiato da Forbes. È tra i migliori rossi del Centro Italia

La Valtiberina conosciuta per le colture di tabacco adesso si affaccia al settore dell’enologia internazionale. Dalle cantine di Paola De Blasi è uscito "Beba" considerato tra le migliori etichette selezionate in cinque regioni.

Il vino «Beba» di Paola De Blasi, nome che omaggia la nonna materna, è fra i sette rossi pescati in cinque regioni italiane che Forbes America ha premiato

Il vino «Beba» di Paola De Blasi, nome che omaggia la nonna materna, è fra i sette rossi pescati in cinque regioni italiane che Forbes America ha premiato

Anghiari nel panorama dei territori del vino: l’ha inserita una nota rivista. L’ennesimo spot promozionale per la patria di Baldaccio, divenuta sempre più prototipo della Toscana che piace: la Toscana fatta di borghi caratteristici, di paesaggi, di gastronomia e di tradizioni radicate. L’accostamento al vino ha dell’eccezionale, se si pensa che la Valtiberina aveva finora tante prerogative, meno quella vocazione enologica che invece si sta costruendo. C’è già stato chi lo ha fatto notare e la produttrice Paola De Blasi lo ha ribadito con un colpo a sensazione: il suo vino "Beba", nome che omaggia la nonna materna, è fra i sette "rossi" pescati in cinque regioni italiane che Forbes America – ecco la prestigiosa rivista – ha deciso di consigliare fra quelli da assaggiare nel mese di febbraio. E il "Beba", come la nonna materna (dal quale ha preso il nome) e la madre di Paola, proviene appunto dalle vigne di Anghiari.

"Proseguendo la stagione di guanti, maglioni, sciarpe e cappelli caldi – sta scritto ovviamente in lingua inglese – è il momento di cercare ristoranti con un fuoco scoppiettante"; le bottiglie pubblicate sono definite "scure, un po’ tanniche e deliziose". Colore ciliegia bordeaux con il 14% di alcol: la seconda annata di produzione del "Beba" include le stesse intriganti lucciole aromatiche che attraversano i sensi, tra cui biscotti al cioccolato, prugne scure, ciliegie al maraschino, fumo di tabacco da pipa e un pizzico di menta croccante. Altro consiglio: lasciarlo riposare nel bicchiere per cinque minuti prima di sorseggiare. Più forte di quello dell’annata originale del 2019 (con il 13% di alcol) è un blend di uve coltivate e raccolte in Toscana, fra le quali Sangiovese, Colorino, Canaiolo Nero, Mammolo, Ciliegiolo, Aleatico, Trebbiano e Malvasia. Abbinamento ideale con stroganoff, oppure con un pilaf di riso selvatico con funghi de peperoni rossi arrostiti. Paola De Blasi sta diventando una sorta di ambasciatrice di Anghiar.

Ora c’è il vino: "Una soddisfazione non solo personale – ha commentato la De Blasi – perché è noto intanto che il vino sappia richiamare l’attenzione di un pubblico di alto livello e poi non è vero che qui non esiste una cultura del vino. Si utilizzano le uve e lo si produce alla vecchia maniera per esigenze familiari, ma con le tecniche moderne si può ottenere un vino di qualità anche in una zona come la Valtiberina, che ha tutte le caratteristiche giuste dal punto di vista climatico. Questo il messaggio forte che voglio dare". Dal 2024, Paola De Blasi è anche direttrice artistica della Mostra Mercato dell’Artigianato, che quest’anno festeggerà in primavera la 50esima edizione. Cosa bolle in pentola? "Presto saprete tutto", ha risposto.