REDAZIONE AREZZO

Violenza di genere e fragilità sociale. Il piano di contrasto e prevenzione del distretto della Valdichiana

Note di soddisfazione e ringraziamento dall’assessore Lupetti e dal direttore del distretto Notargiacomo

L’assessore alle Politiche sociali del comune di Cortona. Lucia Lupetti, sul nuovo piano integrato regionale per la salute della Zona socio sanitaria della Valdichiana Aretina Le azioni proseguono rispetto quanto tracciato in precedenza»

L’assessore alle Politiche sociali del comune di Cortona. Lucia Lupetti, sul nuovo piano integrato regionale per la salute della Zona socio sanitaria della Valdichiana Aretina Le azioni proseguono rispetto quanto tracciato in precedenza»

CORTONA

Il nuovo piano integrato regionale per la salute della Zona socio sanitaria della Valdichiana Aretina è in arrivo. Nel frattempo, il comune blinda i progetti vincenti e ne programma di nuovi. "Le azioni proseguono rispetto quanto tracciato in precedenza - dichiara l’assessore alle Politiche sociali, Lucia Lupetti - andiamo ad adattare i progetti rispetto a quanto maturato nelle recenti applicazioni delle singole attività. L’obiettivo è quello di riuscire a dare risposte sempre più appropriate e continuative ai bisogni sociali". Soddisfazione anche da Alfredo Notargiacomo, direttore della Zona Distretto della Valdichiana Aretina: "Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti, dato che siamo riusciti a confermare le attività dell’anno scorso e a rafforzare alcuni servizi specifici per le persone più fragili". Non mancano le attività per il contrasto alla violenza di genere, che vedono in collaborazione la Provincia di Arezzo, il Centro antiviolenza e i programmi per la prevenzione dedicati a famiglie e minori.

Per il comparto sociale arrivapoi la riconferma, per il 2025, del programma "Pippi", del Progetto "Curare il legame- Edu-Care" e dei fondi famiglia.

Per la parte socio sanitaria si consolidano le attività del fondo non autosufficienza e del fondo disabilità, portando avanti anche le azioni educative domiciliari per i minori con disabilità. Tra le novità in corso di programmazione figurano le due iniziative "Atelier e Caffè alzheimer" e un progetto che vedrà in atto la collaborazione dei musei. Tra le riconferme, anche il bando "Vita indipendente" che ha finanziato 22 persone con disabilità, riuscendo a dare una risposta concreta alla realizzazione dei progetti di autonomia, accogliendo 12 domande in più rispetto all’anno precedente.

Crescono poi l’attenzione e l’impegno per promuovere l’assistenza alla salute mentale. Tra i progetti in campo, c’è quello di prevenzione e individuazione precoce delle depressioni "post partum", il Gruppo interno di attività creative e manuali, il progetto "Mind the Gap – adolescenza e resilienza" e il gruppo di psicoeducazione per il disturbo bipolare. Consolidate anche le iniziative "Adi" per il contrasto alla povertà e i fondi strutturali e le azioni di inclusione sociale del progetto "Senza lasciare indietro nessuno".

Serena Convertino