Violenza sulle donne, salgono i casi: "Cinque richieste in una settimana"

L'associazione "Eva con Eva" a Montevarchi offre supporto psicologico e legale alle donne vittime di violenza. 14 operatrici formate sono pronte ad aiutare le donne a risolvere le loro problematiche. Inoltre, l'associazione sensibilizza i ragazzi delle scuole.

Violenza sulle donne, salgono i casi: "Cinque richieste in una settimana"

Violenza sulle donne, salgono i casi: "Cinque richieste in una settimana"

A Montevarchi l’associazione "Eva con Eva", presieduta da Primetta Banchetti, corre in aiuto delle donne vittime di violenza da parte dei propri partner. Nata nel 2008, offre un supporto psicologico grazie a 14 operatrici formate pronte a tendere una mano per cercare di risolvere le varie problematiche che, purtroppo, e non è una novità, colpiscono sempre più le rappresentanti del gentil sesso. Una piaga che non sembra trovare una definitiva soluzione: "La situazione, afferma la presidentessa Banchetti, si è un po’ alleggerita rispetto al periodo del covid dove ricevevamo anche cinque richieste in una settimana di persone vittime di violenza fisica o psicologica. Noi non siamo un centro antiviolenza, non abbiamo case rifugio ma cerchiamo grazie ai nostri professionisti di poter venire incontro alle esigenze di coloro che ci interpellano". Il numero dei casi che si riscontrano in un mese, al momento, si contano sulla dita di una mano: "Siamo sui due - tre casi al mese di donne che ci chiamano. Ci sono 14 operatrici che rispondono alle telefonate, sosteniamo un primo colloquio per entrare all’interno del problema e soltanto dopo mettiamo a disposizione tre psicologi e anche quattro legali nei casi più gravi". "Chi si rivolge a noi ha a che fare con partner vittime di alcolismo o che hanno da poco perso il lavoro, abbiamo richieste di donne sia italiane che straniere di tutte le età ma quando fummo costretti al lockdown erano molte le settantenni che ci chiamavano". Tante, purtroppo, non presentano denuncia e i motivi sono presto spiegati: "Non lo fanno al termine del percorso che intraprendono con noi per paura di nuove violenze o, in alcuni casi, perché vengono minacciate di non fargli vedere più i figli. E’ triste tutto questo, nei casi più gravi si indirizzano al Pronto Donna di Arezzo ciononostante pur di non andare dai Carabinieri continuano a vivere in un contesto drammatico". Ma la vera missione di "Eva con Eva" è la sensibilizzazione verso i ragazzi delle scuole, con alcune borse studio donate grazie a un concorso che premia gli studenti più bravi in alcuni temi redatti sull’argomento: "Entriamo all’interno degli istituti scolastici, nelle terze medie, per sensibilizzare gli studenti su questo argomento". Per chi volesse interpellare l’associazione può chimare al numero 347 5531781.

Massimo Bagiardi