SIMONA SANTI LAURINI
Cronaca

"Vivo il sogno di Federica" Parla l’amica della giovane uccisa in un incidente

Maria Pia partecipa al bando per la borsa di studio intitolata alla compagna. Il progetto attivato con la raccolta fondi promossa dalla famiglia Canneti.

"Vivo il sogno di Federica"  Parla l’amica della giovane  uccisa in un incidente

"Vivo il sogno di Federica" Parla l’amica della giovane uccisa in un incidente

di Simona Santi Laurini

"È stata una cerimonia bellissima, molto emozionante. Praticamente è stata la cerimonia di laurea che non potremo mai vedere". Sono le parole dei genitori e della sorella di Federica Canneti, dopo la presentazione ufficiale delle borse di studio in sua memoria all’università di Siena. Federica, 22enne castiglionese, ha perso la vita in un incidente stradale nell’ottobre scorso a Vitiano. E dall’immenso dolore per questa perdita straziante è nata una raccolta fondi per dare gambe al grande sogno della giovane studentessa in Ostetricia: andare a imparare il mestiere in Africa, sia per rendersi utile sia perché "in un mese in Africa si impara tantissimo", come diceva sempre Federica alle compagne di corso.

E così, dal prossimo ottobre e per otto anni, una studentessa come lei, grazie alla borsa di studio, potrà fare un mese di tirocinio pratico nel continente africano. "Ci teneva tantissimo, lo diceva dal primo anno di corso - ricorda Maria Pia Cozzolino, compagna e amica di Federica - era davvero convinta e già dallo scorso anno si era informata per un campus di volontariato. Federica aveva iniziato a perfezionare il suo inglese, anche grazie alla cugina Sara, insegnante. Era davvero determinata". Maria Pia ha già pronta la lettera motivazionale per partecipare al bando. "Avremmo voluto farlo insieme, abbiamo condiviso così tanti momenti, anche extra-università, in vacanza e con le nostre famiglie" prosegue l’amica, persa nei ricordi. "Quando penso a lei, la prima cosa che mi viene in mente è il suo sorriso. Non lo scorderò mai". Impossibile dimenticarlo, impossibile non rimanerne coinvolti adesso, guardandolo nelle foto, la forza di quel sorriso ha prodotto una collaborazione fruttuosa tra la famiglia Canneti, l’ateneo senese con il Rettore in prima linea e il Cuamm, onlus nazionale che garantisce cure essenziali per la salute di mamme e bambini africani. "Per quest’anno la meta è l’ospedale di Wolisso in Etiopia, dove la studentessa che si aggiudicherà il bando avrà modo di confrontarsi con tante colleghe locali, specie giovani ostetriche formate nella scuola specialistica annessa all’ospedale che supportiamo – spiega Maria Periti del Cuamm - il tutto sempre sotto la guida e la supervisione di un tutor senior di Medici con l’Africa Cuamm, in modo che la studentessa possa essere introdotta e adeguatamente seguita nelle attività che andrà a svolgere". Per i prossimi anni, l’ospedale di destinazione potrebbe cambiare, in base alla situazione del Paese in cui la onlus lavora e, soprattutto, in base alla disponibilità di tutor senior che possano seguire adeguatamente l’esperienza delle giovani inviate. Wolisso resta senz’altro una meta probabile, dato l’elevato numero di parti e il personale impiegato, così come anche l’ospedale di Tosamaganga in Tanzania, come anticipato dal direttore Cuamm durante la partecipatissima presentazione.