Arezzo, 16 settembre 2015 - Hanno lavorato in piazza Fanfani per una settimana per completare la loro opera, e ieri il lavoro è arrivato al termine. Seth, nome d’arte di Julien Malland, ha finito ieri il suo murale nell’area della ex Cadorna. Si tratta di un bambino girato di spalle, realizzato con colori delicati e impreziosito da un codino di tessuto. Nella poetica di Seth i bambini sono un tema ricorrente, spesso di varie etnie, a ricordarci che la diversità è ricchezza e l’immaginazione, di cui i bimbi sono maestri, è un valore fondamentale.
Sono stati in tanti, nei giorni passati, a fermarsi a guardare il lavoro dell’artista che era all’opera in città assieme all’australiano Guido Van Helten e al portoghese Vhils, noto alla critica internazionale grazie alla «parete scultura». Con questo progetto, così, arriva a termine «I Street», la sezione di Icastica 2015 dedicata all’arte di strada che ha visto impegnati, oltre agli artisti già citati, Sten-Lex e Moneyless, iniziatori del progetto, Brad Downey ed Eron.
Il risultato, come si dice in questi casi, è sotto gli occhi di tutti, con i murales che, dal parcheggio della Misericordia a piazza Fanfani hanno ridato nuova vita e nuova luce a una zona del centro storico di Arezzo altrimenti anonima.
Che piacciano o meno le opere realizzate dagli artisti, tutti di grandissima fama oltre i confini italiani, va dato atto a Icastica e I Street di aver dato davvero il senso di quello che l’arte rappresenta o dovrebbe rappresentare: la possibilità di vedere nascere e crescere qualcosa anche sui muri più spogli.
Peccato soltanto che il lavoro di Eron resti quello più nascosto al primo impatto visivo: un’opera che da sola vale una gita in via Garibaldi.