Arezzo, 9 ottobre 2024 – Silvano non è un dio frequentemente citato quando si parla di religione romana. Eppure il suo culto ebbe una grande diffusione, specialmente a partire dagli inizi del II secolo d.C. Silvanus proteggeva i boschi (le silvae) e le attività ad essi connesse, ma anche l'agricoltura e la pastorizia, oltre ai confini delle proprietà terriere.
Non deve quindi stupire che il territorio aretino, tanto fittamente abitato e sfruttato in età romana, abbia restituito una testimonianza del suo culto: una scultura in marmo, alta circa 60 cm e di buona fattura, che rappresenta il dio con tutti i suoi tipici attributi.
Grazie alla collaborazione della vivace comunità di Rigutino, legatissima alla propria storia, e in particolare al supporto delle Associazioni del paese che hanno sostenuto i costi dell'allestimento, è stato possibile inserire la scultura nell'esposizione permanente.
La Direzione regionale Musei nazionali Toscana ha contribuito all'operazione con risorse interne: Paola Ilaria Mariotti, funzionaria restauratrice, ha curato il nuovo intervento conservativo dell'opera, mentre il personale di accoglienza ha realizzato disegni illustrativi della scultura e collaborato alle operazioni di allestimento svolte da una ditta specializzata, con il coordinamento della Direzione.
Domenica 13 ottobre alle 16 nella Sala delle Ceramiche la direttrice Maria Gatto e la restauratrice Paola Ilaria Mariotti presenteranno l’opera e i dettagli dell'intervento conservativo realizzato, inaugurando il nuovo allestimento permanente dell’opera nella Sala dei Culti, con visite dedicate. Ingresso gratuito.Il museo sarà aperto straordinariamente anche in orario pomeridiano dalle 14.30-18.30 (ultimo ingresso 17.45), con biglietto ordinario.