REDAZIONE AREZZO

“Mi chiamo Oleg”: Filippo Boni presenta l’ultimo libro ad Arezzo

L’evento di venerdì 31 gennaio in Palazzo Vescovile racconterà la storia dell’ultimo bambino salvato dai lager

Oleg Mandic e Filippo Boni

Oleg Mandic e Filippo Boni

Arezzo, 27 gennaio 2025 – L’ultimo bambino uscito vivo dai lager nazisti sarà ad Arezzo tra le iniziative della Giornata della Memoria 2025. Venerdì 31 gennaio, alle 18.00, la Sala di Giustizia del Palazzo Vescovile ospiterà la presentazione dell’ultimo libro di Filippo Boni dal titolo “Mi chiamo Oleg.

Sono sopravvissuto ad Auschwitz” che permetterà di ascoltare le testimonianze dirette di un uomo che, sulla propria pelle, ha vissuto atrocità, soprusi, solitudine e paure del campo di sterminio. L’opera ripercorre la vera storia di Oleg Mandìc che ottant’anni fa, appena undicenne, fu salvato dall’Armata Rossa entrata ad Auschwitz e che ora condividerà i propri ricordi in occasione di un appuntamento promosso dalle Acli di Arezzo con il contributo della Fondazione CR Firenze all’interno della terza edizione dell’Acli Life Festival, in sinergia con il Passioni Festival e con la Cinzia Vitale Onlus.

“Mi chiamo Oleg. Sono sopravvissuto ad Auschwitz” è l’ultima fatica dello studioso e ricercatore valdarnese Boni che, dopo aver firmato libri come “Gli eroi di via Fani” e “L’ultimo sopravvissuto di Cefalonia”, propone un memoir storico in cui fare luce su un’altra drammatica pagina del ‘900.

La penna dello scrittore racconta le vicende del croato Mandìc che, nel 1944, è deportato ad Auschwitz con la madre e la nonna come prigioniero politico perchè figlio di un partigiano e che nel lager polacco sperimenta e sopporta l’inimmaginabile tra fame, lavori forzati, angherie delle SS e anche il famigerato reparto del dottor Mengele da dove i bambini spariscono senza che nessuno ne sappia più nulla.

I suoi amici e compagni muoiono, mentre lui riesce a salvarsi: Mandìc terrà per anni i ricordi sotto chiave nell’incapacità di descrivere ciò che ha vissuto, prima di compiere la faticosa e dolorosa scelta di tornare in quei luoghi, di parlarne nelle scuole e di darne testimonianza per salvaguardare la memoria.

Tutto questo sarà condiviso nell’incontro all’indomani della Giornata della Memoria 2025 come occasione per mantenere vivo il ricordo delle atrocità dei lager e per stimolare una riflessione sulle conseguenze di numerosi conflitti tuttora in corso in più parti del mondo, rinnovando l’urgenza di perseguire la pace e il disarmo. L’incontro, moderato da Roberto Vitale (presidente della Cinzia Vitale Onlus), sarà aperto dai saluti di monsignor Andrea Migliavacca (vescovo di Arezzo), di Matteo Bracciali della Federazione Acli Internazionali, di Marco Meacci del Passioni Festival e di Giuseppe Giorgi della Rete Aretina Pace e Disarmo.