REDAZIONE AREZZO

Arezzo e il Vasari, la mostra lancia la volata. Visitatori già verso quota 35mila

La passerella dedicata al centenario dell’artista si chiude il 2 marzo: undicimila presenze solo a gennaio. Tra gli ospiti Barroso, ex presidente della commissione europea. Nuovo zoom su un maestro del Rinascimento

Già verso 35mila la quota di visitatori fin qui per la mostra sul Vasari

Già verso 35mila la quota di visitatori fin qui per la mostra sul Vasari

Arezzo, 23 febbraio 2025 – Undicimila ingressi in un mese. Effetto Vasari. Lui accoglie i visitatori sulla soglia della Galleria d’arte contemporanea, lì, a un passo dagli affreschi di Piero della Francesca, suo concittadino e tra i protagonisti de Le Vite.

E li accompagna in un viaggio delle meraviglie alla scoperta delle sue opere: perchè mai come oggi qui si possono ammirare tanti capolavori tutti insieme. Opere d’Oltreoceano, dal Metropolitan Museum come nel caso dei disegni allegorici, dal Louvre, Gli Uffizi ma pure da ricchissime collezioni private. “Un’occasione che non si ripresenterà per anni”, va ripetendo da mesi Cristina Acidini, curatrice della mostra-anniversario sul genio aretino insieme ad Alessandra Baroni.

Gennaio ha segnato il record di ingressi, ma nei quattro mesi dall’inaugurazione, sono già trentatremila le persone che hanno “perso il fiato”, dinanzi alle imponenti tele dietro alle quali c’è sempre un meticoloso lavoro di studio e documentazione del Vasari, ai dettagli della pittura, all’uso dei colori, al richiamo - costante - all’allegoria.

Un exploit che ha convinto, quasi costretto, i promotori - Comune e Fondazione Guido d’Arezzo in primis - ad allungare i tempi fino al 2 marzo. Tempo utile per godere di un incontro ravvicinatissimo con la Chimera, il bronzo etrusco simbolo della città qui per riallacciare i fili di un legame inossidabile.

Ultimo scorcio di un evento culturale che ha segnato l’apice delle iniziative nell’anno vasariano. Le previsioni indicano un gran finale in crescendo: trentacinquemila è il numero che gli esperti ipotizzano sulla base del trend che ha segnato gli ultimi mesi, sopratutto gennaio e febbraio. “Un dato sulle presenze davvero straordinario, di gran lunga superiore alle aspettative, stimate sui ventimila visitatori.

Sul piano della critica, è andata molto bene perchè la mostra su Vasari è tra le prime dieci più importanti a livello nazionale nel 2024, primato assegnato dalla rivista specializzata Finestre sull’Arte”, commenta Lorenzo Cinatti, direttore della Fondazione Guido d’Arezzo. Presenze e qualità sono le coordinate che misurano il polso al turismo della cultura che ha scoperto o ri-scoperto Arezzo e la sceglie come destinazione tra le città d’arte: tra le sale della Galleria anche l’ex presidente della Commissione europea Josè Barroso.

Obiettivo strategico per due motivi: indica il livello di attrattività dell’offerta culturale e al tempo stesso è banco di prova per la Guido d’Arezzo nell’organizzazione di grandi eventi. Tant’è che nella pentola della Fondazione presieduta dal sindaco Ghinelli, c’è già altra “carne” al fuoco.

“Pensiamo a una grande esposizione in estate dedicata a un artista contempoeraneo che avrà un doppio quartier generale: la Galleria d’arte moderna e contemporanea e la Fortezza”. Dipinti e sculture in passerella: per ora il nome dell’autore è top secret. Ma nella “fucina” della Fondazione si ragiona già su un altro appuntamento di respiro internazionale: un’esposizione che racconta un artista del Rinascimento.

Nell’agenda gli organizzatori segnano come ipotesi di massima i primi mesi del 2026. Pure qui top secret l’identità del protagonista, le uniche indicazioni rimandano a un artista che ha lavorato anche in città e qui ha lasciato alcuni dei suoi capolavori.

Ora è il tempo di Vasari, certo all’ultimo miglio di un cammino che, osserva Cinatti “oltre al successo della mostra, è servito anche per testare le capacità della Fondazione nella gestione di un certo tipo di eventi: ci siamo fatti cicatrici, ma abbiamo anche compreso dove migliorare”. E se l’esperienza forma, adesso cesella il prossimo gioiello. A giorni il consiglio di amministrazione metterà a punto i dettagli degli eventi (risorse compese). E a quel punto sarà pronta a mollare gli ormeggi.

Lucia Bigozzi