Arezzo, 8 gennaio 2025 – Con una conferenza di Robert Black su due “maestri aretini” del passato, Goro d’Arezzo e il Pollastra, prende avvio il nuovo ciclo organizzato dalla Società storica aretina su “Istruzione e scuole in Arezzo dal medioevo all’età contemporanea”.
L’incontro è in programma lunedì 13 gennaio, alle ore 17,30, all’Auditorium Ducci di via Cesalpino. Curato da Giovanni Galli, il ciclo di conferenze, è parte di un più ampio progetto e si propone di ricostruire istituzioni, iniziative e figure del secolare processo volto a favorire l’estensione delle conoscenze culturali da una ristretta cerchia di specialisti a strati sempre più larghi della popolazione, approdando nel corso dell’Ottocento all’organizzazione della Pubblica Istruzione come servizio istituzionalizzato, prima di élite e poi di massa.
Nella Toscana del tardo medioevo, Arezzo era uno dei centri più cospicui nell'insegnamento della grammatica. Fra i maestri di grammatica italiani del medioevo, un posto notevole era occupato da Goro d'Arezzo, la cui opera principale fu un commento della “Pharsalia” di Lucano scritto fra il 1348 e il 1368, in cui faceva numerosi rinvii espliciti agli autori classici.
Giovanni di Giuliano Lappoli, detto il Pollastra, nacque ad Arezzo nel 1465, dove ricevette ripetutamente l’incarico di maestro pubblico di grammatica. Rientrato dall’esilio a Siena, collaborò con il Rosso Fiorentino nella progettazione della decorazione della chiesa della SS. Annunziata.
Il Vasari mette in evidenza le “bizzarrìe (scaturite) dal bello ingegno di messer Giovanni Polastra”. Robert Black è professore emerito di Storia del Rinascimento nel Regno Unito, all'Università di Leeds. Laureato presso l'Università di Chicago (1968) e dottore di ricerca presso l'Università di Londra (1974), è socio della Royal Historical Society e della Deputazione Toscana per la Storia Patria, socio onorario dell'Accademia Petrarca e della Società Storica Aretina, oltre che membro e professore straniero della Villa I Tatti di Firenze, dove ha fatto parte della Commissione di selezione dal 2012 al 2016.
Il suo libro “Machiavelli” fu nominato nel 2013 libro dell'anno dal “The Times Literary Supplement”. Nel 2019 ha ricevuto il Premio Mario Salmi dalla Brigata Aretina degli Amici dei Monumenti. Il ciclo di conferenze della Società storica proseguirà, sempre all’Auditorium Ducci, fino alla fine del mese di marzo.
Il 4 febbraio Pierluigi Liccardello parlerà dei luoghi aretini della formazione dall’alto medioevo al Trecento. Sarà poi la volta di Riccardo Neri con una conferenza sulle modalità di formazione dei Camaldolesi nel medio evo (12 febbraio) e di Federica Vitali che approfondirà il tema dell’istruzione impartita presso il Collegio Serristori in epoca napoleonica (25 febbraio).
Infine l’attenzione si sposterà sulla scuola elementare aretina nell’Ottocento con Giovanni Galli e nel primo Novecento con Iacopo Maccioni. Le conferenze della Società Storica Aretina sono ad ingresso libero e gratuito.