REDAZIONE AREZZO

Torna a Stia la Biennale Europea d'Arte Fabbrile, quest'anno dedicata al Fantasy

Dal 14 aprile aperto il bando per partecipare al concorso internazionale di scultura dal titolo “Magica-mente”

L'edizione della biennale dello scorso anno

L'edizione della biennale dello scorso anno

Arezzo, 7 aprile 2025 – Forgiatura, arte applicata e design. Dal 4 al 7 settembre a Stia si terrà la XXVI edizione della Biennale Europea d'Arte Fabbrile, manifestazione di respiro internazionale dedicata alla lavorazione artigianale e artistica del ferro battuto, promossa e organizzata dall’associazione autonoma per la Biennale di Arte Fabbrile Stia e dal Comune di Pratovecchio Stia.

La manifestazione prevede diverse competizioni e eventi collaterali che quest’anno di svolgeranno sotto il tema generale del “Fantasy”, tema annunciato a Stia lo scorso sabato 5 aprile in concomitanza con l’avvio del progetto “Iron notes”, cofinanziato dall'Unione Europea nell'ambito del programma Europa Creativa, che coinvolge la Biennale e partner provenienti da Svezia, Finlandia, Norvegia e Estonia con eventi e azioni dedicate alla promozione dell’arte fabbrile.

“Il contesto europeo caratterizzerà quest’anno tutta la manifestazione - ha dichiarato il sindaco di Pratovecchio Stia, Luca Santini - con partner europei e accademie di belle arti della Scandinavia, alle quali porteremo la storia del nostro territorio e il nostro approccio culturale e operativo, con l’obiettivo di valorizzare insieme l’arte del ferro battuto e la promozione di nuove professionalità legate alle sfide del nostro tempo”.

“Siamo felici di annunciare la prossima edizione della Biennale - ha aggiunto Maria Gemma Bendoni, presidente dell’Associazione autonoma per la Biennale - aspettiamo fabbri e pubblico da molti paesi e siamo pronti a regalare una biennale da non dimenticare, ispirata al mondo Fantasy”.

Alla 26esima Biennale di Stia per quattro giorni fabbri provenienti da tutto il mondo si ritroveranno nel grazioso borgo toscano immerso nella valle del Casentino per confrontarsi, affinare le tecniche di lavorazione, scambiare idee e buone pratiche e stimolare la creatività.

Insieme al tema generale è stato già annunciato anche il titolo del concorso internazionale di scultura, che quest’anno sarà dedicato al tema “Magica-mente”: il bando aprirà il 14 aprile e il regolamento sarà pubblicato sul sito della manifestazione.

Gli artisti proporranno al comitato di valutazione un’idea inedita disegnata su carta e, se accettata, realizzeranno l’opera. Le sculture selezionate verranno esposte durante la manifestazione mentre le tre vincitrici resteranno a impreziosire l’arredo urbano del comune di Pratovecchio Stia.

Nelle prossime settimane saranno annunciati i titoli di tutte le altre competizioni, a partire dal campionato del mondo di forgiatura, cuore dell’evento e competizione che porta in Toscana fabbri da tutto il mondo che si esprimono in talento e maestria a colpi di martello su forge infuocate. Tra le competizioni in programma anche il concorso di progettazione e disegno e il concorso fotografico.

Ogni due anni dal 1976 la Biennale del ferro di Stia, la più longeva mostra d’artigianato artistico del ferro forgiato a livello mondiale, trasforma le piazze e le strade di un delizioso borgo toscano in un laboratorio a cielo aperto. L’evento punta a promuovere l’antica tradizione di un mestiere fortemente radicata nel territorio e nella comunità locale proiettandola nel futuro, contribuendo alla costruzione di un nuovo immaginario intorno alla lavorazione del ferro, in linea con le evoluzioni e le esigenze della società contemporanea.

Ma la Biennale è anche l’occasione per avvicinare e far conoscere a un pubblico sempre più ampio il valore del lavoro artigianale e del manufatto artistico in ferro. Dimostrazioni dal vivo, esposizioni di opere in ferro battuto, conferenze, mercatini, laboratori per bambini e spettacoli musicali: il ricco programma della manifestazione permette ai visitatori di osservare da vicino le tecniche di forgiatura e interagire con gli artigiani.

La Biennale d’Arte Fabbrile di Stia, nata nel 1976 da un’idea di Pier Luigi della Bordella e Ivan Bruschi, sostenuta dall’allora amministrazione comunale, da quasi 50 anni apre le porte ai grandi maestri e ai giovani fabbri provenienti da tutto il mondo, celebrandone talento e maestria. Il logo della manifestazione è rappresentato proprio da un “Fabbro” disegno a sanguigna e carboncino nel 1976 dal pittore Pietro Annigoni, di origini milanesi ma fortemente legato a Stia, dove aveva una residenza.

Qui, nei pressi della Pieve di Santa Maria Assunta, si può ammirare anche un suo affresco raffigurante San Francesco con gli uccelli insieme a tutte le opere in ferro battuto che negli anni sono state donate alla città e che è possibile ammirare con una passeggiata per il piccolo centro del borgo.