Arezzo, 05 settembre 2022 - Bollette più che triplicate nella campagna toscana dove le imprese agricole, gli allevamenti e gli agriturismi si sono visti recapitare in queste settimane importi spaventosi per soddisfare gli stessi bisogni energetici. L’esplosione dei costi di luce e gas si riversa a valanga su tutta la filiera agricola in un contesto già difficile a causa della siccità e degli eventi estremi che hanno danneggiato in Toscana il 30% della produzione agricola regionale gravando ulteriormente sui bilanci già penalizzate degli agricoltori. A denunciarlo è Coldiretti Toscana che torna ad invocare misure urgenti per contrastare i rincari sull’energia che stanno avendo un impatto devastante sui prezzi finali mettendo in ginocchio aziende e consumatori. “Le imprese agricole hanno raccolto di meno per effetto di un’annata climatica disastrosa ma stanno in compenso pagando molto di più per produrre. Ci stiamo avvicinando all’autunno e questo sta generando tantissimi timori. I costi di ogni voce produttiva, dal gasolio ai concimi, dal nylon per le serre ai mangimi fino all’energia elettrica, sono lievitati a dismisura progressivamente ormai quasi da un anno ma questi aumenti non sono stati certo bilanciati da una maggiore produzione o da maggiori guadagni. – spiega il Presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi – In questo contesto già oggi circa 20.000 aziende agricole, pari al 38%, hanno reddito negativo e questo significa che stanno lavorando in perdita. Un’impresa su dieci (11%) si trova in una condizioni in cui rischia la chiusura: parliamo di circa 5 mila imprese e di almeno 10 mila posti di lavoro in bilico. Molte aziende stanno dando fondo ai risparmi e sono costrette a scegliere quale impegno onorare e quale rimandare. I rincari delle bollette energetiche che abbiamo raccolto vanno dal 150% al 355% e sono in aumento. La crisi energetica che si aspetta dietro l’angolo impone misure urgenti di sopravvivenza e sostegno produttivo”.
Nel sistema agricolo i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. In agricoltura si registrano rincari dei costi che – sottolinea Coldiretti Toscana - vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti. Il comparto alimentare richiede – continua Coldiretti Toscana – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed elettricità, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro fino al riscaldamento delle serre nel comparto florovivaistico. Per aumentare la produzione di energia rinnovabile e pulita, Coldiretti ha chiesto ed ottenuto dal Governo 1,5 miliardi di euro per installare sugli edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale gli impianti fotovoltaici attraverso il bando sulla misura del “Parco Agrisolare” inserito nei progetti del Pnrr. La misura è finalizzata a sostenere gli investimenti nelle aziende agricole al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti di capannoni e stalle e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori. Il bando è stato pubblicato e dal prossimo 27 settembre e fino al 27 ottobre sarà possibile per le aziende agricole presentare le domande. Le agevolazioni verranno concesse mediante una procedura a sportello sino ad esaurimento delle risorse disponibili. “Si tratta di un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici ma anche per il Paese che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile in una situazione di forti tensioni internazionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti, proprio mentre si discute sul tetto al prezzo del gas proveniente dalla Russia. – conclude il Presidente regionale, Fabrizio Filippi – Questa misura era contenuta nel pacchetto di priorità richieste al Governo in occasione della grande manifestazione di febbraio che aveva coinvolto anche la Toscana con iniziative a Firenze e Grosseto. L’energia pulita è la strada che il nostro paese deve imboccare con decisione e rapidità”.