Arezzo, 18 agosto 2019 - Sono mille. Come le camicie rosse della storica spedizione di Giuseppe Garibaldi. Ma qui non si fa l’unità d’Italia, si cerca più modestamente un posto di lavoro entro la fine di agosto. La puntuale rilevazione Excelsior di Unioncamere offre uno spaccato interessante sulla richiesta e sull’offerta di lavoro nell’Aretino.
Sono cinquemila, in totale, i nuovi ingressi previsti dal sistema delle Camere di commercio da qui a ottobre. Camerieri e operai le due mansioni più richieste tra i mille che troveranno un’occupazione in questo mese nel cuore dell’estate. Non c’è da stupirsi, insomma se poco più dell’8% di chi offre lavoro cerchi candidati laureati. Ma vediamoli in particolare questi dati che riguardano, è bene chiarirlo subito, tutti i contratti di lavoro di durata superiore a un mese che le imprese prevedono di attivare da agosto in poi.
Saranno 5200 i dipendenti che firmeranno un contratto (in gran parte a termine) dall’inizio di agosto alla fine di ottobre, con una divisione pressoché equa tra produzione e servizi, in leggero vantaggio. Vantaggio ancora più marcato se si parla dei 1020 che troveranno un posto ad agosto: oltre 300 saranno assorbiti da commercio e servizi turistici, oltre un centinaio per i servizi alla persona.
Più magro il bottino dell’industria che offre 140 occasioni in meno (finisce 580 a 440 con i servizi) e abbastanza diversificati. Solo 30 gli occupati delle aziende alimentari, 50 nell’abbigliamento e 20 nell’industria del mobile. Più numerosi i contratti nel settore metalmeccanico (e orafo) con 90 posti in ballo, 70 sull’elettronica e un centinaio disseminato tra industrie di varie categorie diverse.
Curioso il dato che riguarda le difficoltà che le aziende trovano a individuare la persona giusta per un posto di lavoro. Oltre il 30% delle richieste non va in porto per due problemi fondamentali: mancanza di candidati o per preparazione inadeguata. Il che significa che 15 candidati su 100 alla fine il lavoro non lo cercano neppure e altri 15 non hanno le competenze necessarie per essere assunti.
I settori in cui si hanno più difficoltà sono quelli in cui si ha bisogno di una competenza più alta: il 79,4% dei posti in campo informatico o ingegneristico vengono assegnati dopo difficoltà di reperimento e di competenza. Stessa cosa, al 59% avviene per l’assistenza domiciliare (poche candidature) e per gli operai metalmeccanici.
Le difficoltà sono anche confrontate con il titolo di studio per i pochi universitari (90) richiesti dal sistema imprenditoriale aretino il livello di difficoltà dell’incontro domanda-offerta raggiunge il 51% che scende al 30% per i diplomati e al 23% per chi ha fatto la scuola dell’obbligo.