Arezzo, 9 marzo 2019 - Le richieste del reddito di cittadinanza sono partite e per ora i Caf e le Poste si sono dimostrati preparati a ricevere il flusso e ad inoltrare le domande. Poi inizierà la fase dei controlli che spetterà all’Inps e ai comuni e da aprile dovrebbero iniziare ad arrivare le prime card. Parallelamente a questo percorso ce ne è un altro che al momento pare essere nel caos ed è quello sulla individuazione dei navigator. Ebbene sì, abbiamo importato un termine dagli Stati Uniti per nominare figure professionali che già esistono.
Partiamo da un dato di fatto: secondo le stime nazionali e regionali i navigator che verranno arruolati nella provincia di Arezzo saranno circa una cinquantina. Una cinquantina di posti di lavoro sicuri. Non pochi. Al momento però non si capisce come e da chi verranno assunti i navigator. Secondo il Governo il 60% sarà reclutato dall’Anpal, una agenzia del Ministero del lavoro, il 40% dalle regioni. E su questo punto il dibattito è apertissimo, perché le regioni, Toscana in testa, non si spiegano il motivo per cui non debbano essere le stesse regioni, che gestiscono i centri per l’impiego, a individuare i navigator.
Sicuramente c’è una componente legata ai tempi: i concorsi che dovrebbero essere indetti dalle regioni avrebbero tempi più lunghi rispetto al bando di concorso per titoli e colloquio che dovrebbe a breve essere pubblicato da Anpal. A quel punto però una quota di navigator farebbe riferimento al ministero e un’altra alle regioni senza aver ben chiaro quale sarebbe il loro raggio di azione, ma sopratutto: dove sarebbero collocati i navigator? Nei centri per l’impiego gestiti dalla Regione, o divisi in due diversi uffici a seconda del capofila?
Intanto va detto che un ingresso di forze fresche era auspicato da tempo anche dai centri per l’impiego della nostra provincia. Un dato su tutti: al momento in tutto il territorio sono 36 le persone impegnate mentre prima del blocco del turnover nel 2004 nel settore lavoro della Provincia di Arezzo erano impiegate 63 persone. I 50 navigato sarebbero necessari per ridare forza al servizio anche se, tuttavia, ancora non è ben chiaro se le loro mansioni saranno circoscritte al reddito di cittadinanza o anche alle altre funzioni dei centri per l’impiego.
Ci sarà poi da affrontare il tema degli spazi: le strutture ridimensionate di alcuni centri per l’impiego come quello aretino, non sono totalmente sufficienti a ospitare tutti questi nuovi ingressi. E poi da chi saranno formati i nuovi navigator? Quelli che afferiranno alle regioni sicuramente all’interno dei circuiti dei centri per l’impiego e gli altri? Insomma: le incognite sono ancora tantissime vedremo nelle prossime settimane l’anima gialla del governo gialloverde come avrà intenzione di sbrogliare la matassa.