Arezzo, 9 dicembe 2015 - "Non è possibile mandare alla fame 140 mila persone per salvare quattro banchieri". Incontenibile il leader della Lega Matteo Salvini al suo arrivo in Corso Italia, davanti alla sede storica di Banca Etruria, per il presidio organizzato dal suo partito. "L'Italia ha dato 60 miliardi per le banche degli altri paesi, salvare le banche greche e tedesche e poi far fallire quelle italiane".
Ancora Salvini: "Dov'era la vigilanza, dov'erano i controllori? Cosa hanno controllato? Vogliamo i nomi e i cognomi di quelli che sono stati finanziati dalla Banca dell'Etruria, non vorremmo che ci fosse qualche partito". E la soluzione? "La soluzione è salvare le banche, non possono essere i risparmiatori a pagare per tutti". Il leader della Lega si è poi spostato al Continentale per un'altra manifestazione.
Un minuto di silenzio per il pensionato di Civitavecchia che si è suicidato è stato fatto osservare Salvini, nel corso della manifestazione sotto la sede della Banca Etruria. «Spero sia l'ultimo. Grazie a nome della famiglia», ha detto Salvini dal palco. Salvini ha poi detto ai risparmiatori che si sentono «truffati»: «mettiamo a disposizione i nostri avvocati per provare a riavere un pò di giustizia, per chi non si può permettere l'avvocatone».
"E' un dovere essere qua. Su questo camioncino ci dovrebbe essere il ministro Boschi." Così ancora Matteo Salvin. "Non abbiamo la bacchetta magica - ha aggiunto - lo dico subito. Non me ne frega nulla se è colpa di Bruxelles o del governo, il punto è che non ci dovete rimettere voi, voi obbligazionisti, azionisti, contocorrentisti che avete salvato con 60 mliardi le banche tedesche e francesi. Qui si parla di meno un miliardo. Se Renzi ha le palle - ha concluso Salvini - vada a richiedere quel miliardo all'Europa".
In centinaia, ieri, hanno partecipato all'assemblea convocata alla Borsa Merci da Federconsumatori. Obbligazionisti e azionisti di Banca Etruria hanno riempito ogni centimetro disponibile, manifestando la loro estrema rabbia contro il decreto salvabanche che ha azzerato titoli azionari e soprattutto obbligazioni subordinate. Dalla platea sono venute fuori storie toccanti, di anziani che hanno perduto tutti i loro averi.
Si è trattato sostanzialmente di un momento di incontro e di confronto dove non sono mancati attimi di tensione nei confronti del governo, accusato di «non aver fatto niente» per evitare quella che in diversi hanno definito «una catastrofe»: «Avete salvato le banche, avete inguaiato noi». Un pensionato ha detto di aver perduto i suoi unici ventimila euro messi da parte. La maggior parte dei partecipanti si è detta contraria all'ipotesi di poter rientrare in possesso di solo una parte di quanto perduto.