
Alessandro Iacomoni
Arezzo, 28 novembre 2019 - La «salumeria di Monte San Savino», in via Santa Maria delle Vertighe 2, capitanata dall’ intraprendente Alessandro Iacomoni, 42 anni, si sta espandendo nel mondo, dal Giappone all’Usa fino in Canada. Fin là arrivano i prodotti tipici artigianali locali, a cominciare dalla finocchiona di cui l’azienda savinese è la massima produttrice.
Non a caso Iacomoni, tre anni fa, fu eletto presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP. «Proprio così - conferma Iacomoni - e le aziende consorziate stanno portando avanti un gran lavoro, fatto di impegno e serietà, un vanto per la Toscana. «Sì la finocchiona, ma l’azienda che conduco produce tutti i salumi tipici che contraddistinguono la vallata, dal salame, prosciutto e, ovviamente, la porchetta (il padre Walter non ha mai mancato un’edizione della sagra della porchetta, datata 1964).
Un merito va a tutti gli 80 dipendenti e collaboratori, ancora seguiti e consigliati da mio padre Walter e dalla mamma Rosina. Devo molto a loro se l’azienda ha assunto notevoli dimensioni ed i prodotti sono apprezzati ovunque. La Salumeria - continua- è nata con mio padre nel 1962, lui aprì un macello in paese, in Corso Sangallo, poi, si ingrandì e oggi è un’azienda ampliata e specializzata nella lavorazione delle carni cotte al forno a legna e di quelle stagionate. Usiamo la tecnologia ma nel rispetto della tradizione artigianale».
Anche il loro prosciutto crudo Dop è una prelibatezza. Si può crescere ancora? «E’ quello che la Salumeria sta già facendo, infatti stiamo costruendo, sempre qui a Monte San Savino, in via delle Macine, un grande stabilimento, in società con la multinazionale Citterio, per la produzione e vendita di prosciutto dop e abbiamo già pensato che il prosciuttificio si chiamerà «Dolce Toscana».
«I lavori procedono in speditezza e confidiamo di aprire a metà del prossimo anno, forse giugno-luglio». Inevitabile la necessità di nuovo personale. «Non sappiamo ancora quantificare il numero anche se stiamo già preparando una sorta di organigramma. Certamente, confidiamo di assumere persone sia già esperte nel settore della produzione e lavorazione degli insaccati ma anche personale da formare. Occorreranno anche persone con dimestichezza nell’ambito dell’amministrazione e tecnologia.
Poi, ci sarà anche spazio per addetti al magazzino, collaborazioni esterne, marketing. La nascitura azienda potrebbe dare lavoro almeno ad un centinaio di persone. E, certamente andrà a beneficio di molti»