Terranuova Bracciolini (Arezzo), 1 maggio 2023 - È stato un primo maggio di presidio quello dei lavoratori della Fimer, l'azienda di Terranuova Bracciolini, nel Valdarno Aretino specializzata in prodotti per il fotovoltaico da due anni in attesa di un compratore. La manifestazione vera e propria si è svolta dentro la sala consiliare a causa delle cattive condizioni meteo. Qui si sono ritrovati le organizzazioni sindacali, la Regione Toscana, con il consigliere del presidente Eugenio Giani per le crisi aziendali Valerio Fabiani, rappresentanti dei Comuni della vallata e i lavoratori, quattrocento in tutto con l'indotto, che aspettano mercoledì 3 maggio, termine fissato dal tribunale di Arezzo perché sia presentata una proposta d'acquisto o chiudere il concordato e dichiarare il fallimento. Al momento di proposte d'acquisto ne rimane solamente una, quella della Grebull, proprietaria della Mac Laren Applied Technology visto che la seconda, quella della Clementys' è saltata. “Il tempo è scaduto - ha detto Valerio Fabiani -. Sappiamo che sul tavolo c'è un'offerta e deve essere trovata un'intesa. Altrimenti si va verso il disastro”. “Ma bisogna essere chiari - ha aggiunto Fabiani - è un disastro che ha un nome e un cognome, che è quello della famiglia Carzaniga, che a questo punto si dovrà prendere tutte le responsabilità. Si rischia di mettere in ginocchio un'azienda che ha prospettive e che è un simbolo di innovazione e competitività”. Da parte loro, durante l’incontro, sindacati hanno sottolineato la posizione forte presa dal tribunale di Arezzo. L’alternativa è accettare il compratore oppure andare verso il fallimento. “A questo punto - ha detto Serena Paoletti della Cisl - stante la situazione attuale di liquidità, se c'è l'offerta di un fondo, il cui nome è ormai noto a tutti, va accettato senza indugi. Speriamo davvero che questi giorni che ci separano dal 3 maggio servano alla proprietà e al soggetto interessato a portare avanti in maniera decisa la trattativa, per poi arrivare all'epilogo che tutti ci auguriamo”. Una trattativa che, stando ad indiscrezioni, sarebbe tuttavia arrivata a una svolta. “L'auspicio è che l'offerta dell'unico fondo ad ora rimasto sia ancora valida - ha detto Davide Materazzi della Uil -. Se non sarà accettata il Tribunale decreterà il fallimento, perché non c'è più una prospettiva di continuità”. Maurizio Costanzo
ArezzoFimer, primo maggio di presidio: “C’è un’unica offerta o sarà il fallimento”