
Il presidente del consiglio con Maria Elena Boschi
Arezzo, 12 dicembre 2016 - Non è il suo anno più felice ma Maria Elena Boschi ne esce salvando un ruolo chiave all'interno del nuovo Governo guidato da Paolo Gentiloni: sarà sottosegretario alla presidenza del consiglio, confunzione di segretario dello stesso consiglio dei ministri. Impossibile salvare la sua delega più importante, quella delle riforme, sembrava potesse virare verso le pari opportunità, magari conservando i rapporti con in parlamento. Ma alla fine la scelta del nuovo premier, e "benedetta" dal Capo dello Stato, è andata in un'altra direzione.
In alternativa ci sarebbe stato il ritorno al partito: dalle responsabilità organizzative al ruolo di capogruppo alla Camera. Però in generale una svolta migliore del previsto dopo l'esito negativo del referendum (della riforma costituzionale era stata la madrina). E sulla quale Renzi aveva lasciato libera una delle sue persone di fiducia di scegliere, in base alle indicazioni del nuovo presidente del consiglio. Un ruolo il suo comunque forte, c'è già chi la definisce il braccio destro del nuovo premier, per quanto il ministero e una delega piena siano sempre un'altra cosa.
Per certo un altro ruolo di quelli nel mirino delle critiche. Tutte le prime dichiarazioni delle forze di opposizione hanno preso proprio la deputata di Laterina ad esempio di come nulla sia cambiato rispetto al governo Renzi, secondo un "continuismo" che già a governo caldo è l'inizio e insieme l'impronta della futura campagna elettorale.
Per ora in in uscita l’altro aretino vicino a Renzi, il montevarchino Tommaso Nannicini, che proprio il premier aveva voluto a Palazzo Chigi proprio come sottosegretario alla presidenza del consiglio ma in particolare come responsabile della cabina di regia economica. Per lui si prospetta il ritorno in cattedra alla Bocconi. Ma Nannicini non è un uomo di partito quanto un tecnico prestato alla politica.
In serata il giuramento nelle mani del presidente Mattarella: il secondo consecutivo per Maria Elena Boschi, anche se stavolta da spettatrice, dopo quello che aveva lanciato l'avventura del governo Renzi. Stavolta vissuto fuori delle foto ufficiali e delle classiche immagini di gruppo, riservate alla squadra dei ministri.