REDAZIONE AREZZO

Caos treni. I sindaci del Valdarno scrivono alla Regione. C'è poi il duro attacco di FdI

I primi cittadini chiedono un incontro con l'assessore regionale Baccelli. Veneri e Capecchi presentano una mozione.

Disagi per i pendolari valdarnesi

Disagi per i pendolari valdarnesi

Arezzo, 11 gennaio 2022 - Un incontro con l’Assessore regionale ai trasporti, Stefano Baccelli, con la direzione di Trenitalia e Rfi in relazione ai disservizi sulla linea ferroviaria valdarnese, è quanto chiedono i Sindaci di Bucine, Castelfranco Pian di Scò, Cavriglia, Laterina Pergine, Loro Ciuffenna, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini. “Come più volte è stato evidenziato, anche dal Comitato Pendolari Valdarno – scrivono gli amministratori – si continuano a registrare ritardi o cancellazioni dei treni che viaggiano lungo la tratta aretina e valdarnese, senza che ci sia, peraltro, un’adeguata comunicazione in tal senso. Nel nostro ruolo di Sindaci del Valdarno riceviamo molte segnalazioni da parte di lavoratori e studenti che, nei loro quotidiani spostamenti ferroviari, sono penalizzati da continui disagi e disservizi nel trasporto”. Al centro dell’incontro, dunque, la volontà di garantire il diritto alla mobilità nell’ambito del trasporto pubblico. Nel frattempo il dibattito si infiamma e sulla vicenda sono intervenuti i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri e Alessandro Capecchi, che hanno chiesto cosa sta facendo la Regione per limitare il quotidiano calvario dei pendolari del Valdarno e di Arezzo. E’ stata presentata una mozione specifica. “Continuiamo a ricevere segnalazioni e lamentele dai pendolari che denunciano pesanti disservizi ferroviari per la condizione disastrosa in cui versa la tratta da e per Firenze. La Regione applichi, e non soltanto annunci, penali a Rfi e Trenitalia, alle due aziende chiederemo spiegazioni dei gravi e continui disservizi direttamente il 25 gennaio quando verranno ascoltate in Commissione Trasporti -sottolineano Veneri e Capecchi- La Regione quanto pensa di rimanere ancora inerte di fronte a ritardi pesantissimi, attese interminabili in stazione, ore di lavoro e di studio perse? E’ inutile che il Governatore Giani e l’assessore Baccelli alzino la voce senza però che venga trovata, insieme ai gestori del trasporto, una soluzione definitiva alle criticità che impattano significativamente sulla vita delle persone”. “Il monitoraggio effettuato dai vertici regionali non sembra aver prodotto alcun risultato concreto, la Regione deve pretendere e garantire il funzionamento e la puntualità dei treni sulle tratte maggiormente utilizzate da lavoratori e viaggiatori -fanno notare Veneri e Capecchi- Un calvario quotidiano fatto di guasti, interruzioni, preparazioni di treni in ritardo, disservizi vari. Ogni giorno, per stessa ammissione della Regione, il 15% dei treni ha un ritardo superiore ai 5 minuti rispetto all’orario programmato rendendo il servizio non pienamente affidabile, mentre i pendolari pagano quasi 88,50 euro al mese di abbonamento”.