Arezzo, 25 luglio 2022 - “È un’opera strategica nell’ottica di un rafforzamento del servizio sanitario regionale, finanziato dai fondi europei”. L’Alleanza Civica Democratica e Progressista di San Giovanni Valdarno interviene su una vicenda che negli ultimi giorni ha fatto discutere, la nuova casa della comunità che sorgerà in viale Gramsci, plaudendo al lavoro del sindaco Valentina Vadi e della sua giunta. Un progetto che, come ha ricordato l’Alleanza, sposa in pieno le linee guida presenti nella mozione votata all’unanimità in consiglio comunale. Sono arrivate poi alcune precisazioni sulle polemiche legate alla localizzazione della struttura. “Non sono mancati infatti coloro che non si sono fatti scappare l’occasione per alimentare la solita polemica populista e becera – ha detto il centro sinistra – il solito comportamento che caratterizza da sempre il variegato mondo delle Liste Civiche sangiovannesi; il solito utilizzo strumentale della dialettica derubricata al rango di polemica sterile e pretestuosa. E’ un atteggiamento al quale dovremmo essere abituati, come dovrebbe insegnarci la recente esperienza sull’annosa questione della discarica, utilizzata dagli stessi per attribuirsi meriti ascrivibili solo alle azioni puntuali ed efficaci della nostra amministrazione”.
“Invece – ha aggiunto L’Alleanza – riescono sempre a sorprenderci: anche in occasione dell’erigenda Casa della Comunità il movimento del “no” si è guardato bene di entrare nel merito della questione e si è limitato alla consueta polemica “di stile lite condominiale” di facile presa sull’opinione pubblica e di assoluta demagogia. In tutto questo can-can mediatico, si sono dimenticati il benché minimo accenno all’importanza di una struttura come quella della Casa della Comunità per il nostro territorio, un luogo dove i cittadini saranno posti al centro del progetto di una sanità territoriale efficace ed efficiente, in linea con le direttive emerse dall’esame delle criticità legate alla pandemia ed alla crisi sociale”. “E’ dunque evidente il proponimento di chi ha pensato solo a mettersi di traverso con la propria ottusità rumorosa, ad un progetto innovativo che fornisce risposte di prossimità a tematiche sanitarie di assoluta primarietà soprattutto per le fasce più fragili della nostra cittadinanza – ha concluso il centro sinistra – Nel contesto della situazione politica degli ultime ore, non possiamo esimerci da sottolineare l’importanza di un’azione di controllo, per quanto nelle nostre possibilità, affinché gli impegni di Asl siano portati a compimento, senza distrazioni per inseguire l’onda delle polemiche. Ci sia consentito concludere con l’espressione di una nostra profonda convinzione: il governo di una comunità chiede politici ed amministratori umili e coraggiosi, non ha bisogno di tribuni”.
“Sulla casa della comunità la verità non è quella raccontata dal sindaco Vadi, dagli assessori Franchi e Pellegrini e dagli ascari della sinistra dei puri più puri”. Il segretario delle liste civiche sangiovannesi Claudio Lalli rivendica il ruolo che ha avuto il suo gruppo nella scelta di realizzare la struttura sanitaria non più nei giardini del Calambrone, ma in viale Gramsci. Indice puntato contro la ricostruzione avvenuta negli ultimi giorni. “È stato l’intervento dell’opposizione a bloccare uno scempio? Macché! È stato il semplice e puro buon cuore del Sindaco, che tra un libro a Palomar ed un concerto in Piazza ha deciso di ascoltare i cittadini!! – ha ironizzato Lalli – Gli stessi cittadini ai quali voleva (di nascosto!! ) mettere il cemento in camera da letto! Prima volevano imporre il cemento al Calambrone, poi vogliono l’applauso, dopo aver preso dei sonori schiaffi per averci ripensato! Da questo teatrino scandaloso ci limitiamo a contrapporre i temi che noi, in perfetta solitudine, abbiamo condiviso con i cittadini, confrontandoci con loro e raccogliendone rabbia ed amarezza”. Le liste civiche sangiovannesi hanno sottolineato che la casa della comunità è una grande opportunità per la città di San Giovanni e la volontà è che venga costruita senza se e senza ma. “Non abbiamo condiviso la scelta dell’ubicazione al parco Falcone e Borsellino diversamente dalla giunta e della sua maggioranza Pd in consiglio comunale – ha continuato Lalli – Lo abbiamo detto pubblicamente: da dicembre 2021 a giugno 2022 nessuna occasione è stata utilizzata per condividere con i cittadini la scelta, e solo dopo che abbiamo evidenziato l’inopportunità del luogo, magicamente, il giorno prima della nostra manifestazione pubblica si è modificata l’ubicazione. Cambiare idea solo dopo che noi e tanti cittadini abbiamo sollevato la questione è saggezza e lungimiranza? Forse era possibile un confronto propositivo prima? Ora che l’effetto annuncio è finito, ci chiediamo quando gli atti confermeranno le scelte, perché la voglia di comunicarlo prima della nostra manifestazione del 19 luglio era troppo forte e non ha previsto la predisposizione degli atti. Attendiamo fiduciosi e intanto accogliamo la richiesta della gente per una raccolta firme che lo sancisca in un consiglio comunale straordinario e aperto al pubblico. Magari – hanno aggiunto i civici – potrebbe essere l’occasione di un serio approfondimento non solo del luogo in cui costruire la casa della comunità Hub, ma per discutere anche della nostra sanità territoriale che probabilmente qualche problemino lo ha". ”.