REDAZIONE AREZZO

Polynt. I 5 Stelle di San Giovanni preoccupati

Il capogruppo Tommaso Pierazzi ha ricordato che i problemi non sono limitati a una sola azienda. C'è anche IVV che chiuderà lo stabilimento per diverse settimane.

La Polynt

La Polynt

Arezzo, 09 settembre 2022 - Amarezza e preoccupazione per i 241 lavoratori della Polynt di San Giovanni Valdarno ai quali è stato ridotto l’orario di lavoro. L’ha espressa ieri, in consiglio comunale, il capogruppo del Movimento 5 Stelle Tommaso Pierazzi, pur ricordando che l’azienda ha precisato che il provvedimento riguarda una sola linea produttiva e un numero contenuto di dipendenti. “Ma queste rassicurazioni non bastano – ha detto Pierazzi – i lavoratori stanno pagando sulla loro pelle gli effetti del caro-bollette”. L’esponente dei pentastellati ha ricordato che i problemi riguardano anche l’Ivv che chiuderà lo stabilimento per diverse settimane pur avendo un aumento degli ordini del 35% sull’anno precedente. Per non parlare delle tante piccole imprese della provincia di Arezzo che rischiano di fermarsi per sempre. Pierazzi ha ricordato che il Movimento 5 Stelle si è attivato su questi temi da mesi: a livello nazionale con il pressing al governo Draghi e nei consigli comunali attraverso la presentazione di atti per contrastare il caro bollette. “Serve però un cambio culturale deciso affinché tutte le forze politiche ci seguano, finalmente, sulla strada di una svolta convinta alle energie sostenibili e rinnovabili”, ha concluso il capogruppo.

Intanto, ieri, il Consiglio comunale di San Giovanni ha approvato all’unanimità una mozione per esprimere sostegno all’azienda Polynt e agli oltre 240 lavoratori diretti e alle decine dell’indotto nel guado di una crisi dovuta all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime. “È di pochi giorni fa – affermano i consiglieri di maggioranza e opposizione – la notizia diramata dalla stessa società che, per la drammatica complessità del periodo, si trova costretta a programmare a breve provvedimenti di temporanea chiusura di linee di fabbricazione dello stabilimento locale e non solo, con conseguente ricorso agli ammortizzatori sociali”. Nel documento si ricorda che la realtà produttiva è presente nel territorio dal 1935, produce anidride ftalica, plastificanti per usi generali e speciali e resine poliestere insature e che fa parte di un gruppo con 6 stabilimenti in Italia e altri in Europa, Asia ed America. “La produzione italiana – proseguono – in questi ultimi tempi si trova di fronte a problematiche inerenti i costi dell’energia non dipendenti da problematiche produttive o di mercato. Di conseguenza, lo stabilimento di San Giovanni Valdarno è costretto ad affrontare una nuova crisi senza precedenti, esterna all’azienda, che condiziona e preoccupa molto la proprietà ed i lavoratori”. “A tutti i dipendenti della Polynt e dell’indotto che potranno trovarsi interessati a riduzioni dei compensi va la solidarietà e vicinanza del consiglio comunale sangiovannese. Questa situazione si accompagna alle difficoltà che si presentano per tutte le famiglie, come ampiamente riportato dalla cronaca di queste ultime settimane, legate ad un incondizionato e generalizzato incremento dei costi per processi inflattivi e delle bollette energetiche. Situazione che si presenta in una gravità preoccupante, preceduta e provocata dalla guerra in corso e da una sconsiderata logica di una finanza che si è impadronita del potere e che dispone del destino dell’umanità utilizzando metodi e strumenti assolutamente inaccettabili”.