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Vertenza Palagalli. Silvia Chiassai chiama in causa il Comune di San Giovanni

“Il rientro al Palagalli per gli studenti delle superiori è già possibile da più di un anno, ma solo con spese a carico del Comune”.

Silvia Chiassai

Arezzo, 10 dicembre 2022 - La presidente della Provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini è intervenuta in merito alla vicenda del Palagalli, nata con un contenzioso iniziato nel 2020 e culminata con l’udienza dal giudice del 6 dicembre scorso, che ha analizzato l’opposizione della Provincia di Arezzo al decreto ingiuntivo notificato dalla società sportiva sangiovannese in merito ai costi di affitto della struttura, per consentire agli studenti delle scuole superiori di effettuare all’interno del palazzetto le ore di educazione fisica. La presidente ha voluto innanzitutto rettificare quanto dichiarato dall’amministratore della società Vincenzo Lorenzini, il quale aveva affermato, in un comunicato stampa, che era stato imposto alla Provincia di Arezzo di liquidare il debito. “Il giudice incaricato non ha imposto nulla al nostro ente, non avendo nemmeno preso in esame la vicenda, ma si è limitato a dichiarare la contumacia del Comune di San Giovanni Valdarno che non si è presentato all’udienza anche se chiamato in causa – ha spiegato Chiassai Martini – Inoltre, ha ritenuto che la pretesa della società sportiva richiedesse, a pena di improcedibilità dell’azione, il preventivo esperimento del tentativo obbligatorio di mediazione previsto in materia di locazione, obbligando le parti ad attivarsi presso un organismo accreditato. È doveroso anche sottolineare che la mancata costituzione del Comune di San Giovanni Valdarno, rappresenta un atteggiamento di assenza di responsabilità nella collaborazione e nell’adempimento degli obblighi assunti con la Provincia, il cui unico interesse rimane la tutela del patrimonio dell’ente – ha proseguito – L’amministrazione comunale si era impegnata, con accordo dell’agosto 2021, a garantire con propri oneri l’utilizzo dell’impianto privato, in attesa della realizzazione della nuova palestra; quindi, un rientro al Palagalli per gli studenti delle scuole superiori è già possibile da più di un anno, ma solo con spese a carico del Comune, come stabilito in un accordo del 30 agosto 2021, nelle more di realizzazione del nuovo impianto sportivo”.

Secondo Chiassai Martini Vincenzo Lorenzini non dice la verità quando afferma che la Provincia impedisce il regolare svolgimento delle lezioni per i ragazzi delle due scuole superiori. “È il Comune che deve provvedere agli spazi mancanti fino a quando non realizzerà la palestra – ha sottolineato la presidente della Provincia di Arezzo – e abbiamo già sollecitato lo stesso ente a rispettare gli accordi; quindi, non capisco perché il Comune non provveda a pagare l’affitto al Palagalli per garantire come previsto gli spazi necessari”. Chiassai Martini ha confermato la volontà dell’ente che presiede di chiedere il recesso dal contratto di locazione “mai autorizzato dalla Presidente, convinta che l’ente non debba più usare denaro dei cittadini per sostenere un costo di ben 43mila euro all’anno per l’uso di un impianto sportivo per 24 ore settimanali, rappresentando la cifra più alta sostenuta per un affitto a livello provinciale, in media, il doppio del costo di altre strutture”. “Una scelta politica che ritengo anomala e ingiustificabile – ha continuato – uno spreco di risorse pubbliche protratto per troppi anni, che ha generato un beneficio per la società Palagalli di oltre 600 mila euro complessivi di canone di locazione, proprio per l’assenza di una palestra per cui la Provincia, già 15 anni orsono aveva finanziato il Comune con 540mila euro per la sua realizzazione. Tengo anche a precisare – ha aggiunto – che la Provincia ha l’obbligo di difendere gli interessi della collettività, anche mettendo fine all’uso improprio e immotivato di risorse pubbliche, pensando agli studenti delle scuole superiori di San Giovanni e pretendendo che il Comune sottoscriva entro giugno del 2023 il contratto per la realizzazione della palestra, come da accordo firmato dalle parti. Una struttura doveva esserci ormai da 15 anni. A causa dell’inspiegabile inerzia dell’amministrazione comunale sono stati sprecati centinaia di migliaia di euro con i quali avremmo potuto realizzare non una, ma bensì due palestre”.