Garcia, ex tecnico della Roma, era solito ripetere come un mantra il proverbio "rimettere la chiesa al centro del villaggio" (tradotto mettere ordine alle cose). Nel ritiro di Rigutino è quello che i tifosi si aspettano da Troise dopo la debacle di Pontedera. Il tecnico d’altronde si gioca molto, se non tutto, contro gli eugubini, formazione che sta pian piano risalendo la classifica facendo affidamento sull’effetto Barbetti. Ecco allora che l’ipotesi di ulteriori esperimenti come quelli già visti - con Gilli nei panni di terzino destro, Montini dirottato a sinistra tenendo sia Righetti che Coccia in panchina insieme a Capello per giocare con un "falso nueve" e Mawuli pronto a immolarsi come centravanti - potrebbero davvero restare nel magazzino di Rigutino per giornate migliori.
Domenica l’Arezzo ha l’obbligo di riscattarsi: sia sul piano dell’atteggiamento che su quello del risultato finale. Ecco allora che una difesa con Trombini in porta, Montini riportato a destra, Chiosa al centro insieme a Gilli o Gigli, con Righetti (in vantaggio su Coccia) a sinistra ver per la maggiore. Poi a centrocampo se sarà mediana a due Mawuli corre con Santoro per un posto, mentre Renzi potrà riportare dinamismo se dovesse essere pienamente recuperato. In caso di mediana a tre spazio anche a Settembrini. Davanti le ipotesi sono due. In caso di tridente alle spalle di una punta difficile pensare ad un Arezzo privo di Capello supportato da Tavernelli, Guccione e Pattarello. Altrimenti se dovesse essere un tridente puro (nel 4-3-3) Capello o Pattarello agiranno centralmente mentre sugli esterni spazio a Guccione e (se il faso nove sarà Pattarello) spazio a Tavernelli. Tutto ciò ovviamente passa per prima cosa dalla scelta del modulo che difficilmente si discosterà dal 4-2-3-1 o dal 4-3-3.
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