di Luca Amorosi
AREZZO
Nel calcio non capita spesso di avere una chance di pronta rivincita contro la stessa squadra: l’Arezzo invece ce l’ha e la deve assolutamente sfruttare per rialzare il morale, ritrovare una vittoria che manca da cinque gare ufficiali e rasserenare non solo lo spogliatoio, ma anche un ambiente che si è avvelenato, come certificato dalla contestazione della tifoseria e dal ritiro punitivo ordinato dal presidente Manzo. Domani il Cavallino torna a Perugia a distanza di soli cinque giorni dalla disfatta in campionato di venerdì scorso per gli ottavi di coppa Italia di serie C: si gioca in gara secca con supplementari e calci di rigore in caso di parità al termine dei novanta minuti. In palio la qualificazione ai quarti, che la squadra di Troise disputerebbe, in caso di successo, mercoledì 18 dicembre in casa contro la vincente di Catania-Trapani. Dopo la provocazione del presidente, che si è detto pronto, se necessario, a "cambiare venti giocatori" a gennaio, i calciatori in rosa devono riacquistare la fiducia di staff, dirigenza e tifosi e possono farlo solo con una prestazione sopra le righe, restituendo "pan per focaccia" ai rivali. Non solo chi scende in campo, però: anche il tecnico amaranto è finito nel mirino delle critiche.
La piazza manifesta insofferenza nei confronti delle prove altalenanti dell’undici amaranto, individuando nell’allenatore uno dei primi responsabili. La società ha ribadito a lui e al direttore Cutolo, che lo ha scelto in estate, massima fiducia, ma è chiaro che anche loro, come tutti, sono sotto la lente d’ingrandimento. L’obiettivo di migliorare il piazzamento della scorsa stagione, classifica alla mano, è ancora soddisfatto, ma sottotraccia è abbastanza evidente che i vertici societari ambissero a qualcosa di più, specialmente dopo il ruolino positivo tra metà settembre e fine ottobre che aveva forse illuso di poter stare in pianta stabile tra le prime della classe. La netta flessione delle ultime settimane, invece, sta destando preoccupazione e disappunto in egual misura.
Quella di domani al Curi e la prossima sfida in campionato di lunedì al Comunale contro la Virtus Entella, terza in classifica, hanno tutta l’aria di essere decisive per il futuro di Troise sulla panchina del Cavallino e, di conseguenza, per valutare il gradimento sull’operato di Cutolo alla sua prima stagione da responsabile dell’area tecnica. Si era parlato molto di come la serie di impegni che cominciava dalla capolista, passava dal doppio derby e proseguiva con la sfida ai liguri fosse significativa per capire il reale valore dell’Arezzo. Il possibile trampolino di lancio si sta rivelando un pericoloso boomerang e ora sta a giocatori, staff tecnico e società tutta invertire la rotta per non concludere il girone d’andata, allargando l’orizzonte alla trasferta di Lucca e all’ultimo turno con la Pianese, sotto il segno del ridimensionamento.
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