
Renzi è stato confermato terzino anche contro il Sestri Levante
Si dice che ne servano tre per fare una prova, ma due indizi già danno indicazioni importanti. L’Arezzo ha centrato il secondo successo consecutivo, ritrovando la vittoria al Comunale e terminando un’altra gara senza subire gol. Certo, se Ravasio non avesse trovato l’angolo giusto di testa a pochi giri di lancette dalla fine, forse parleremmo d’altro.
Un altro detto, però, afferma che la fortuna aiuta gli audaci e agli amaranto del nuovo corso targato Bucchi se c’è una cosa che non manca è il coraggio. Rimini, infatti, non è stata una casualità: contro il Sestri Levante sabato, il tecnico ha riconfermato Renzi terzino, Guccione mediano, Capello mezzala e il tridente davanti. Tre attaccanti più tre giocatori con caratteristiche più offensive rispetto alla posizione di base ricoperta in campo. Mosse che hanno fruttato tre gol in due gare e, sabato, occasioni nitide per sbloccare prima la sfida ed evitare patemi in zona Cesarini. La cosa però più sorprendente, forse, è che un tale assetto spregiudicato abbia in realtà fruttato due partite senza subire reti.
Non solo, Trombini in centottanta minuti ha dovuto sporcarsi i guanti giusto in un paio di circostanze: in Romagna per un tiro da fuori e contro i liguri per una capocciata debole, anche se da distanza ravvicinata. Sembra un paradosso, ma il Cavallino ha ritrovato compattezza proprio quando si è deciso di inserire tutta la qualità possibile, a discapito anche dei chili, dei centimetri e della quantità. E allora ha ragione Bucchi a dire che prima di tutto contano l’atteggiamento e la mentalità.
L’undici amaranto si è riscoperto unito: in campo i giocatori si aiutano e le linee di difesa, centrocampo e attacco restano vicine, limitando le distanze. Aspetto che agevola i centrocampisti ma anche i difensori, con Gilli e Chiosa che, giocando in coppia con continuità, stanno affinando la propria intesa e si stanno trovando a loro agio in una linea più alta. È un modo di stare in campo che richiede grande applicazione e concentrazione, per cui Bucchi dovrà essere bravo, dopo una prima fase di scossa per le novità introdotte, a evitare cali di tensione. Ferrara contro la Spal venerdì, in questo senso, è un bel banco di prova: un terzo indizio sì che convincerebbe tutti che il Cavallino sta galoppando sulla strada giusta.
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