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Arezzo eliminato dalla Coppa Italia: un'occasione persa e un attacco da rivedere

L'Arezzo esce dalla Coppa Italia, perdendo un'opportunità per i playoff. Troise riflette su un attacco leggero.

Niccolò Gucci, 34 anni, sul suo volto la delusione per l’eliminazione

Niccolò Gucci, 34 anni, sul suo volto la delusione per l’eliminazione

di Andrea LorentiniAREZZOUn’occasione persa. L’eliminazione dalla Coppa Italia dell’Arezzo alimenta ulteriormente il rimpianto per quello che sarebbe potuto essere e non è stato. Non solo per lo sviluppo della gara contro il Trapani, ma anche per gli incroci che si sono adesso creati dopo i quarti di finale. In lotta per la conquista della coppa di categoria sono rimaste in lizza, oltre ai siciliani di Capuano, Rimini, Giana Erminio e Caldiero Terme. Tutti avversari che sarebbero stati, ampiamente, alla portata degli amaranto per valore della rosa. Se i romagnoli, nel girone B seguono proprio il cavallino in classifica.

Le altre due, stanno arrancando nel raggruppamento A in zona playout o ai margini della stessa. Eliminando il Trapani, l’Arezzo si sarebbe ritrovato con i favori del pronostico. Certo, le partite vanno giocate e nulla nel calcio è scontato, ma una corsia preferenziale verso la finale, è in dubbio, che si sarebbe aperta. Senza dimenticare che la Coppa Italia contava moltissimo in ottica playoff perché garantisce l’accesso diretto alla fase nazionale degli spareggi per la B.

Per l’Arezzo poteva rappresentare una suggestiva e succosa scorciatoia. Punto e a capo, dunque. Nel senso che adesso la squadra di Troise dovrà cercare di conquistare il miglior piazzamento possibile direttamente dal campionato provando a guadagnare qualche posizione rispetto all’attuale sesta nel girone di ritorno. Tornando al campo, il mercoledì di coppa l’ha deciso un guizzo di Lescano, il capocannoniere del girone C con già 15 reti all’attivo. Per la serie quando il centravanti fa la differenza, cosa che ad Arezzo in questa prima parte di stagione non è ancora accaduto. Ogunseye per un verso (scarsa forma), Gucci per l’altro (quasi sempre in panchina) non hanno inciso.

Inutile girarci attorno: quella del centravanti è una questione da risolvere. Non è un caso che nelle ultime due gare, entrambe decisive, Troise abbia scelto di giocare senza una punta centrale di ruolo, piuttosto affidandosi all’estro e alla velocità dei suoi esterni e mezze punte. Due indizi che fanno quasi una prova del fatto che probabilmente, per caratteristiche, i centravanti presenti in rosa non si adattino troppo al gioco dell’allenatore campano. Parlare di bocciatura è eccessivo, ma il tema rimane sul tavolo. Tra 48 ore si torna in campo e capiremo se anche a Campobasso verrà privilegiato ancora un attacco leggero. Mancherà Guccione, squalificato, e l’assenza del fantasista potrebbe indurre a tornare all’antico con Ogunseye o Gucci là davanti. E la sensazione che per entrambi possa trattarsi di un’ultima chiamata.

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