Arezzo, il ritorno di Chiosa ha portato solidità. Tavernelli in ascesa: Troise aspetta Pattarello

Il rientro del difensore ha fatto crescere il reparto. In attacco l’ex Casertana scala le gerarchie, in attesa che il dieci torni sui suoi livelli

Arezzo, il ritorno di Chiosa ha portato solidità. Tavernelli in ascesa: Troise aspetta Pattarello

Marco Chiosa, 30 anni, in azione nella sfida di Coppa contro la Vis Pesaro

di Andrea Lorentini

AREZZO

Qualcuno lo ha già ribattezzato il "ministro della difesa". Al di là degli appellativi, è fuori discussione che il ritorno al centro del reparto arretrato di Marco Chiosa rappresenti un valore aggiunto per questo Arezzo. Va detto che la crescita dei centrali, nell’ultimo periodo, è stata collettiva: da Gigli a Righetti passando per lo stesso Del Fabro. E’, però, altrettanto evidente che la leadership esercitata dall’ex Entella alza il livello di qualità e sicurezza della linea davanti a Trombini. A Sestri Levante è stato il migliore in campo: implacabile in marcatura, pulito nell’avvio della manovra. E proprio questa sua capacità nella prima costruzione dal basso lo rende pedina fondamentale anche per lo sviluppo del gioco. Un regista difensivo che permette all’Arezzo di far ripartire l’azione con maggiore efficacia. Contro il Sestri ha disputato la seconda partita nell’arco di cinque giorni dopo un mese e mezzo di stop: se c’erano dubbi sul suo pieno recupero questi sono stati fugati. Considerato che Troise non lo ha avuto per le prime otto giornate, e il suo campionato è cominciato, di fatto, contro il Rimini, può essere considerato un "nuovo" acquisto che va ad aumentare lo spessore dell’undici iniziale.

Se Chiosa rappresenta un rientro determinante, Salvatore Santoro può essere la novità tattica da qui in avanti. Il suo debutto dal primo minuto è stato complessivamente incoraggiante anche se deve acquisire maggiore personalità. A Chiavari è uscito alla distanza dopo una prima parte troppo timida. La sensazione, però, è che sia destinato ad entrare sempre più nelle rotazioni a centrocampo. Per caratteristiche è l’unico vero play in organico e la sua presenza offre una variante alla gestione del palleggio. Chi, invece, è ormai è sempre più centrale nell’Arezzo di Troise è Camillo Tavernelli. Tolta la trasferta di Sassari, dove era indisponibile, sempre titolare nelle ultime 5 partite giocate.

Da Pontedera in poi l’allenatore amaranto non ha mai rinunciato all’esterno di Città di Castello che lo ha ripagato con due reti, l’ultima decisiva al "Sivori" per portare a casa la terza vittoria consecutiva in trasferta. La sua capacità di legare il gioco e dialogare sulla trequarti stanno diventando un fattore. L’intesa poi con Coccia sulla corsia di sinistra va affinandosi ad ogni gara che passa. Per un Tavernelli in fase evolutiva, va registrata l’involuzione di Emiliano Pattarello. A Chiavari ha fallito due occasioni nitide per chiudere la contesa. Il suo momento negativo prosegue: deve ritrovare serenità e sopratutto se stesso in campo.

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