di Andrea Lorentini
AREZZO
L’Arezzo più forte anche della sfortuna. Se dal punto di vista delle risposte sul campo, il blitz dello stadio Vanni Sanna, ha offerto tanti aspetti positivi confermando la crescita della squadra di Troise, il successo degli amaranto assume dei connotati ancora più significati in relazione al fatto che la vittoria è passata anche dalla capacità di sopperire alle assenze dell’ultima ora (Tavernelli) e agli infortuni in corso d’opera (Righetti e Chierico). Se il virus influenzale che ha costretto a restare a casa l’esterno di Città di Castello è di fatto quasi smaltito con il giocatore che tornerà a disposizione già dalla prossima partita casalinga contro il Rimini, la situazione è più complessa per gli altri due. Quello che preoccupa di più è Righetti, uscito in barella e molto sofferente intorno alla metà del primo tempo. Il difensore è ricaduto male dopo uno stacco aereo procurandosi una doppia distorsione a caviglia e ginocchio destri. Gli esami ai quali verrà sottoposto nei prossimi giorni chiariranno l’entità del danno, ma le prime sensazioni non erano troppo confortanti. Lo stesso Troise, nel post partita, non aveva un’espressione troppo serena in riferimento alle condizioni dell’ex Lumezzane. La speranza è che la diagnosi sia meno grave del previsto e lo stop non troppo lungo. Anche perchè il mancino è diventato un punto fermo nello scacchiere difensivo conquistandosi la titolarità a suon di prestazioni e grazie anche alla sua duttilità: terzino, centrale, braccetto. Sempre sul pezzo con personalità.
Meno grave sembra l’infortunio patito da Cheirico poco prima dell’intervallo. Il centrocampista ha sentito tirare la coscia poco prima dell’intervallo ed ha subito chiesto il cambio. La speranza è che si sia fermato in tempo evitando, così, di aggravare il problema muscolare. Al pari di Righetti, verrà sottoposto ad accertamenti strumentali nelle prossime ore. Potrebbe cavarsela senza grosse conseguenze. Resta, comunque, in dubbio per il Rimini. Chierico e Righetti si aggiungono alla lista, già lunga, di infortunati che ha caratterizzato questo avvio di stagione dell’Arezzo. Io primo a fermarsi è stato Damiani, operato a fine agosto al ginocchio. Il centrocampista dovrebbe tornare a disposizione per fine mese. Poi è toccato a Chiosa: lesione al flessore e oltre un mese di stop per il centrale difensivo. Senza dimenticare Montini che prima ha dovuto fare i conti con una fastidiosa broncopolmonite e poi con uno stiramento nel corso del riscaldamento della gara di Pontedera. Per rivederlo in campo serviranno un altro paio di settimane.
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