
L’allenatore Cristian Bucchi
di Luca Amorosi
Come può cambiare tutto in quindici giorni. Appena due settimane fa, l’Arezzo andava a Rimini con il rischio di subire l’aggancio dei romagnoli in classifica, con la Pianese che gli aveva soffiato il sesto posto, il Pineto appena due punti sotto e con Vis Pesaro e Pescara, quarta e quinte, ben lontane. Tre vittorie dopo, il Cavallino si ritrova sesto ad appena un punto dai marchigiani quinti e a cinque dal Pescara quarto, con Pineto, Pianese e Rimini rispedite a distanza di sicurezza. La mano di Cristian Bucchi è evidente: l’Arezzo ora è una squadra che si diverte e fa divertire, che gioca più serena mentalmente e a ritmi più alti. I tanti giocatori di qualità schierati contemporaneamente fruttano un giro palla più efficace, mentre la pressione alta permette spesso di avviare la propria azione già a ridosso della trequarti avversaria. In questi tre turni vincenti, l’Arezzo ha segnato cinque gol, ma soprattutto ne ha subiti zero. In difesa i giocatori hanno alzato il proprio rendimento in termini di applicazione e concentrazione, giovando di distanze tra i reparti molto più corte rispetto al passato. A Ferrara sono bastati 25 minuti per mettere la partita in ghiaccio, anche se poi è stato necessario indossare l’elmetto per assorbire l’approccio veemente alla ripresa della Spal, che ben presto si è sgonfiato anche grazie all’atteggiamento mai arrendevole degli amaranto. Ora, il calendario propone subito un’altra fatica: per Bucchi è la prima prova con un turno infrasettimanale, che imporrà probabilmente anche delle rotazioni in ogni reparto. Dietro, per esempio, Montini e Coccia si candidano a far rifiatare Renzi, uscito anzitempo venerdì sera, e Righetti. Anche in mediana, adesso che ci sono tante alternative, è possibile qualche accorgimento: Damiani e Chierico, ad esempio, potrebbero essere entrambi della partita al posto di Dezi, che in Emilia ha fatto gli straordinari, e uno tra Guccione (novanta minuti contro la Spal) e Mawuli. In attacco, Ogunseye potrebbe finalmente avere la sua occasione, soprattutto se Ravasio non dovesse ancora dare garanzie. Probabile che l’ex Cittadella venga preservato almeno fino alla trasferta di Ascoli. La rifinitura stamani darà a Bucchi le ultime indicazioni utili.
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