Arezzo, l’infermeria è sempre più affollata. Righetti e Chierico: si teme un lungo stop

Ancora fuori Montini, Damiani verso un rientro graduale in gruppo. Troise al lavoro per preparare le adeguate contromisure

Arezzo, l’infermeria è sempre più affollata. Righetti e Chierico: si teme un lungo stop

Emanuele Troise, 45 anni, alle prese con vari infortuni e problemi fisici

di Luca Amorosi

AREZZO

Una settimana piena è il tempo a disposizione di Troise per preparare la sfida col suo recente passato. In biancorosso subentrò a Diego Raimondi all’ottava giornata, con i romagnoli ultimi, portando la squadra fino al decimo posto e al secondo turno dei playoff. Con l’Arezzo, alla guida dall’inizio, vuole fare ancora meglio e per ora i risultati gli danno ragione: cinque vittorie in otto gare e quarto posto insieme proprio alla Torres battuta domenica. Gli amaranto vengono dalla miglior prestazione stagionale ma l’infermeria continua a essere troppo affollata. In Sardegna, hanno lasciato il campo anzitempo prima Righetti poi Chierico. Il difensore preoccupa di più, visto l’interessamento di caviglia e ginocchio. Il gonfiore non ha ancora permesso di svolgere i consueti esami strumentali, che diranno di più sull’entità dell’infortunio e sui tempi di recupero. Di sicuro, non ci sarà domenica, come non ci sarà il centrocampista classe 2001, per il quale si sospetta uno stiramento che lo terrebbe fuori almeno venti giorni. Tenendo conto che ai box ci sono anche Montini e Damiani, oltre al lungodegente Masetti, è chiaro che mediana e difesa, se non in emergenza, sono reparti da reinventare. Le buone nuove vengono dalle prestazioni di domenica di Gigli, Del Fabro e Settembrini, oltre che dal recupero di Chiosa, che deve solo ritrovare gradualmente il ritmo partita. Al Comunale sono tutti giocatori che possono fare al caso di Troise: il capitano, per esempio, è il principale indiziato a sostituire Chierico, senza dimenticare Santoro che potrebbe essere finalmente pronto per giocare dall’inizio. I due centrali arrivati in estate, che finora non avevano convinto, si sono ben comportati a Sassari e chissà che domenica non si riformi la coppia più utilizzata dal tecnico finora.

Non è da escludere neanche la difesa a tre vista contro la Torres fino all’uscita dal campo di Righetti, con Lazzarini braccetto a destra, uno tra Gigli e Del Fabro al centro e Chiosa, o lo stesso Gigli, braccetto a sinistra. Un’altra opzione, viste le assenze in mediana, è aggiungere un elemento offensivo e passare al 4-2-3-1. Se Tavernelli recupera dall’influenza è più di un’alternativa, senza contare che Pattarello e Gaddini vengono da due belle prestazioni e che Guccione, partito in panchina a Sassari, scalpita per tornare titolare. Tre di loro potrebbero riempire i metri alle spalle di Ogunseye, punto fermo dopo la prima doppietta in amaranto. Tutte ipotesi premature, comunque, perché c’è un’intera settimana di lavoro sul campo per scegliere l’undici anti-Rimini, sperando che non si fermi nessun altro.

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