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Arezzo, occasione persa. Non basta l’uomo in più. Stellone strappa il pari

Scialbo 0-0 al termine di uno scontro diretto con otto cartellini gialli e uno rosso. Squadra confusionaria: la superiorità numerica non basta a superare la Vis Pesaro.

Filippo Guccione, 32 anni, mani nei capelli dopo un’occasione fallita

Filippo Guccione, 32 anni, mani nei capelli dopo un’occasione fallita

di Andrea LorentiniAREZZOL’anno nuovo comincia con uno scialbo 0-0 per l’Arezzo. Agli amaranto non basta giocare per un tempo in superiorità numerica per piegare la resistenza di una coriacea Vis Pesaro al termine di una partita appiccicosa dove al cavallino è mancata concretezza e lucidità in zona offensiva. Un pari che interrompe la striscia di tre vittorie consecutive. Un punto che fa più comodo alla squadra allenata dall’ex Stellone in vantaggio negli scontri diretti. Per la prima del 2025 Troise ritrova Guccione e ripropone un attacco senza centravanti con il numero 7 sulla linea offensiva insieme a Pattarello e Tavernelli. Ogunseye e Gucci siedono in panchina al pari del neo acquisto Gilli.

Passano, però, appena 10 minuti che l’ex Picerno fa subito il suo esordio in amaranto, gettato nella mischia al posto di Renzi, costretto ad alzare bandiera bianca per un guaio muscolare. L’ingresso di Gilli cambia anche il piano tattico degli amaranto con Troise che sceglie di passare dal 4-3-3 di partenza ad una difesa a 3. Nonostante il cambio forzato, l’Arezzo approccia bene la contesa: aggressione e palleggio cercando di sfruttare la qualità del terzetto offensivo. Il più ispirato è Pattarello che prova un paio di conclusioni verso la porta di Vukovic, ma senza troppa fortunata. Gli amaranto rischiano intorno alla mezz’ora quando Coccia perde palla in uscita: Peixoto serve Orellana a centro area, che però calcia troppo centrale e Trombini blocca. Il primo tempo scorre via sul filo di un sostanziale equilibrio e senza emozioni, almeno fino al 45’ quando, per un contatto con Guccione, Coppola rimedia il secondo giallo e la Vis Pesaro resta in dieci appena prima dell’intervallo.

La ripresa si apre con la migliore occasione per l’Arezzo: Montini crossa basso da destra, Tavernelli calcia a botta sicura, ma è provvidenziale la deviazione di un difensore. Con l’uomo in più Troise arretra Guccione e avanza Mawuli nell’inedito ruolo di centravanti. Dopo un’ora di gioco fuori proprio il ghanese e dentro Ogunseye, mentre Righetti prende il posto di Gigli. La supremazia territoriale dell’Arezzo è sterile e non produce palle gol, anzi è la Vis che prova a pungere con qualche ripartenza. Ci prova Tavernelli da fuori a scaldare la mani a Vukovic, ma è un fuoco di paglia.

Per l’assalto finale c’è spazio anche per Gucci, ma è Chiosa, all’82’ ad evitare le beffa salvando su Molina nell’area piccola. Dalla parte opposta Vukovic si oppone alla punizione di Righetti. Ultimo sussulto prima del triplice fischio.

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