
Il tecnico amaranto Cristian Bucchi
Sei partite, diciotto punti in palio, un solo obiettivo: provare a migliorare la posizione di classifica per giocarsi i primi turni playoff con il vantaggio del fattore campo. L’Arezzo si proietta alla volata finale del campionato con la necessità di recuperare sui titoli di coda una stagione che ha riservato, al momento, più rimpianti che soddisfazioni. Il settimo posto attuale non può bastare considerato che nelle intenzioni iniziali la priorità era quella di alzare l’asticella e migliorare il piazzamento dello scorso anno. La squadra di Bucchi si trova tra color che son sospesi: può legittimamente guardare a chi sta davanti, ma deve anche guardarsi le spalle. Il quinto posto della Vis Pesaro è a sole due lunghezze, ma la Pianese (ottava) è tornata a soffiare sul collo a -2. Dal quinto all’ottavo posto, quattro formazioni in una manciata di punti.
La classifica, dunque, è ancora fluida e tutto può ancora accadere. Il calendario propone agli amaranto tre gara in casa e tre in trasferta. Si comincia sabato al Comunale contro il Milan Futuro. Sulla carta è l’impegno più agevole da qui al 27 aprile. I rossoneri continuano ad annaspare sul fondo classifica e nemmeno l’avvicendamento in panchina tra Bonera ed Oddo sembra aver invertito la tendenza di una stagione fin qui fallimentare.
La settimana successiva l’Arezzo sarà di scena allo stadio Adriatico di Pescara e qua il coefficiente di difficoltà si alza notevolmente al cospetto della squadra di Baldini, attualmente terza. La sfida ai biancocelesti apre il trittico di ferro che proseguirà con il derby casalingo contro il Perugia e si concluderà con la sfida alla capolista Entella. Se l’Arezzo riuscirà a passare indenne queste tre partite e conquistare punti pesanti allora la posizione finale nella griglia playoff potrebbe avere un volto migliore di quello che mostra adesso. Senza dimenticare che gli ultimi 180 minuti contro Lucchese (in casa) e Pianese (fuori) potrebbero risultare ancora decisivi per la classifica o, al contrario, rappresentare due partite per preparare al meglio gli spareggi per la B.
Nel complesso il cammino da qui a fine campionato non è dei più agevoli, ma in fondo più che agli avversari, l’Arezzo deve pensare a se stesso e a trovare, finalmente, quella dimensione superiore inseguita per tutto l’anno.
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