
Tifosi amaranto
Arezzo, 2 giugno 2019 - L'Arezzo cerca l'impresa sul campo: serve vincere 2-0 a Pisa per andare in finale e l'impresa è da missione impossibile, ma giusto ptovarci Intanto c'è una mina vagante che minaccia la partita delle partite, il padre di tutti i derby, ossia il Pisa-Arezzo di stasera che decide la semifinale dei play-off. C’è bisogno di dire che è la questione dei biglietti e soprattutto di quelli che il tagliando non ce l’hanno eppure sono pronti a partire lo stesso? Sarebbe il retrogusto di ogni incontro di cartello se dietro non ci fosse una velenosa polemica fra le due società, nella quale hanno parlato anche i due sindaci e che adesso rischia di diventare una scintilla fra le opposte tifoserie.
Perchè di Pisani ad Arezzo (questo è un fatto, non un’opinione) ne sono arrivati 1400, tutti forniti di ticket per la curva nord (quella degli ospiti), mentre di biglietti agli aretini per il ritorno la società nerazzurra ne ha forniti solo 500, poco più di un terzo. Il che innesca due questioni. Una, la più immediata e la più pericolosa, è quella dei 100-150 tifosi che alla vigilia si dicono pronti a partire, anche senza il tagliando d’ingresso. Con pericolo evidente per l’ordine pubblico. La seconda è quella del sentimento di beffa e di ingiustizia che ormai dilaga tra i sostenitori più accesi dell’Arezzo e che si è tradotta anche in una mobilitazione sui social, con tanto di protesta allo stadio nell’ultima rifinitura prima del match.
Un mood nel quale interviene a gamba tesa la società, che con un comunicato ufficiale di ieri mattina, ha chiesto l’intervento del presidente della Lega Francesco Ghirelli e minaccia denunce alla procura federale contro il Pisa inadempiente agli impegni.
TUTTO RISALE al 24 maggio, cioè alla riunione del comitato per l’ordine pubblico che precede il derby d’andata del 29. Bene, lì il Pisa si sarebbe impegnato alla reciprocità, cioè a fornire ai tifosi amaranto lo stesso numero di biglietti che andava ai nerazzurri, che infatti hanno avuto la possibilità di riempire la loro curva con una suggestiva coreografia. Poi, dicono il sindaco Alessandro Ghinelli e l’Arezzo, entrambi testimoni delle promesse, passata la festa e gabbato lo santo. Quindi 1382 posti per i pisani al Comunale, compresi quelli recuperati in extrenis, ma solo 500 per gli amaranto all’Arena Garibaldi, che pure a capienza ridotta ha un migliaio di posti in più dello stadio aretino.
Al Pisa si riparano dietro le decisioni del sindaco Michele Conti, che peraltro assicura di aver già ampliato il settore ospiti di cento posti, da 400 a 500. Oltre, dicono dalla Torre Pendente, non si può andare. Il che, nonostante la diretta Tv su Raitre come all’andata, chiesta e ottenuta dal prefetto di Pisa, non risolve il problema del centinaio di aretini, forse oltre, che potrebbero essere nel recinto dell’Arena Garibaldi senza biglietto. Molti di loro e anche fonti della tifoserie amaranto, sono convinti che alla fine li faranno entrare allo stadio, anche senza ticket e senza bisogno di tafferugli. Per motivi di ordine pubblico preventivo. Ma è un calcolo che è rischioso per tutti.
OLTRETUTTO, questa massa di sostenitori aretini è difficilmente controllabile perchè fatta di cani sciolti, che si muoveranno con le loro auto, non con i cinque pullman di chi il biglietto lo ha, scortati dalla polizia e sorvegliati, come a ogni trasferta, dagli uomini della Digos. In quanti partiranno davvero? Difficile dirlo, ma è un altro fattore di rischio che si aggiunge alla rivalità fra le due tifoserie, accesa da sempre, e all’importanta della partita che decide chi va a giocarsi la serie B. La classica notte ad alta tensione, un evergreen del pallone. Nella speranza che la sfida resti tutta sul campo.