di Matteo MarzottiLUCCAMissione compiuta. La vittoria in campionato dopo sei turni serviva come il pane all’Arezzo per scacciare critiche e timori, e alla fine il rigore di Guccione fa tirare un bel sospiro di sollievo guardando il solo risultato al triplice fischio. Nel mezzo però l’Arezzo ha sofferto e non poco contro una Lucchese che sembrava stesse giocando una finale vista la sua classifica precaria e la crisi di risultati.
L’allenatore Troise deve fare a meno di Chiosa e così manda dentro Del Fabro con Gigli al centro della difesa con Montini e Coccia esterni. Santoro vince il ballottaggio con Mawuli mentre davanti c’è Ogunseye supportato da Tavernelli e Guccione. La Lucchese, come previsto anche dal tecnico amaranto alla vigilia, parte forte e nel giro di un quarto d’ora colleziona varie palle gol, tutte con verticalizzazioni sfruttando la mancanza di sbocchi sulla trequarti dell’Arezzo. Ci prova Antoni su un lancio da dietro ma il tiro è debole. All’8’ serpentina in area amaranto di Saporiti ma anche questa volta il tiro è debole e Trombini blocca. Passano i minuti e non cambia il copione con Saporiti che su un errore di Coccia va a tu per tu con Trombini, ma il portiere del Cavallino manda in angolo.
La prima occasione per l’Arezzo è un tiro di controbalzo di Tavernelli dal limite di poco fuori. La Lucchese intanto si divora un’altra occasione clamorosa con Quirini servito nel corridoio giusto da Saporiti, con il pallone che va a lato. Passato il pericolo l’Arezzo trova il gol. Damiani calcia a botta sicura in area rossonera a portiere battuto, Sabbione con un braccio devia sopra la traversa. L’arbitro vede tutto: rosso per il difensore e rigore. Guccione dal dischetto non sbaglia, terzo gol in campionato, secondo consecutivo. La Lucchese potrebbe pareggiare subito con Quirini che anche questa volta però sbaglia la mira.
Coccia e Damiani restano negli spogliatoi a inizio ripresa ecco Righetti e Mawuli. Nonostante l’uomo in più l’Arezzo fatica nel gestire il pallone con la sua mediana, la Lucchese sembra accusare sul piano mentale e fisico. Con il passare dei minuti e i cambi però la partita di riaccende. Pattarello, entrato per Tavernelli, apre il gas e serve Guccione il cui tiro è respinto. Anche Gucci e poi Gaddini si divorano il possibile 2-0. Nel frattempo Trombini ha un po’ di palloni alti da smanacciare lontano dalla propria area di rigore.
Dopo cinque minuti di recupero finisce la partita. L’Arezzo torna al successo dopo sei giornate ed è questo quello che conta. Sul piano della prestazione, della manovra, c’è ancora da lavorare per tornare a vedere la squadra applaudita a inizio stagione.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su