di Andrea Lorentini
AREZZO
Nel calcio si usa dire: squadra che vince non si cambia. Contro il Pescara, è vero che l’Arezzo non ha vinto, ma convinto e allora è probabile che Troise domani sera scelga lo stesso di dare continuità alla formazione schierata contro la capolista. Un eventuale turnover verrà fatto nel secondo derby, quello di coppa in programma mercoledì 27. Le risposte dell’ultima partita sono state complessivamente confortanti e dunque al "Curi", almeno in partenza, si va verso una conferma in blocco del 4-3-3 con Lazzarini al fianco di Chiosa, Guccione mezz’ala, e Gucci a guidare il tridente. C’è ancora la rifinitura di oggi per sciogliere gli ultimi dubbi, ma difficile immaginare uno stravolgimento nel modulo e negli uomini. Qualche valutazione Troise se la porterà fino alla fine in ogni caso. In difesa Gigli è pienamente recuperato e quindi c’è un’opzione in più, ma togliere l’ottimo Lazzarini visto contro il Pescara diventa difficile. Con lui nel cuore della retroguardia, l’Arezzo perde centimetri e fisicità, ma ne guadagna in rapidità e velocità. A destra Montini non si tocca, mentre a sinistra Righetti potrebbe insidiare Coccia.
La concorrenza tra i due è viva e questa sarà una delle scelte che il tecnico amaranto si porterà fino all’ultimo. A centrocampo pronto per essere riproposto il terzetto composto da Mawuli, Renzi e Guccione con quest’ultimo ormai arretrato nel ruolo mezzala con compiti di regia. L’ex Mantova ha visione di gioco e tocco come nessuno in rosa. Contro il Pescara l’esperimento ha funzionato anche se il numero 7 così facendo finisce con l’allontanarsi dalla porta. Nel rapporto costi/benefici Troise sembra orientato a confermalo in mezzo al campo. Dalla panchina pronti Damiani e Settembrini come prime alternative a gara in corso.
Davanti Gucci è in vantaggio su Ogunseye per il ruolo di centravanti sopratutto per la sua dedizione al sacrificio e al gioco di sponda. Un lavoro oscuro, ma prezioso il suo che in questo momento offre maggiori garanzie rispetto al compagno di reparto. Ai lati toccherà ancora a Tavernelli e Pattarello - entrambi favoriti su Gaddini - attesi ad una prova che sia finalmente concreta sotto porta. Con questo assetto ai due esterni, in particolare, spetterà il compito di incidere negli ultimi 16 metri, cosa che sta riuscendo troppo poco. Se davvero lo 0-0, pieno di rimpianti, contro il Pescara ha segnato un punto di svolta e ripartenza lo capiremo già tra 24 ore al cospetto di un Perugia che continua ad arrancare e arriva al derby nel suo momento peggiore.
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