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Arezzo, un mese con il freno a mano tirato. Troise cerca la scossa e una difesa più solida

Quattro punti in sei giornate al pari di Torres e Lucchese, più lente Sestri Levante e Legnago. Pochi i gol segnati rispetto agli 8 incassati .

Emanuele Troise, 45 anni, alla prima stagione con l’Arezzo

Emanuele Troise, 45 anni, alla prima stagione con l’Arezzo

di Andrea Lorentini

AREZZO

Un mese horribilis l’ultimo trascorso in campionato dall’Arezzo. Coppa Italia a parte, dove è arrivata la qualificazione ai quarti di finale. Trentasette giorni, esattamente il tempo trascorso dall’ultima vittoria, datata 26 ottobre contro la Spal, al 2 dicembre, pari subito in rimonta con l’uomo in più dall’Entella. Un periodo di digiuno nel quale i numeri fotografano l’involuzione complessiva della squadra sul piano dei risultati e del rendimento andati a braccetto con prestazioni costantemente altalenanti. Nelle ultime sei giornate gli amaranto hanno conquistato la miseria di quattro punti (come Torres e Lucchese), frutti di appena quattro pareggi. Se prendiamo la classifica dalla 12esima alla 17 giornata, il Cavallino scivola addirittura al 17esimo posto. Peggio, con soli tr punti messi a referto, hanno fatto Sestri Levante e Legnago Salus. Nel periodo che stiamo prendendo in considerazione. La squadra di Troise ha manifestato la consueta difficoltà ad andare in gol realizzando appena 4 reti, ma ha aggiunto alla sterilità offensiva anche una fragilità nella tenuta difensiva subendo ben 8 reti. Un dato quest’ultimo che allarma perchè proprio la solidità difensiva era stata un punto di forza sul quale l’Arezzo aveva costruita una buona classifica.

Nelle ultime sei giornate soltanto una volta, contro il Pescara, la porta di Trombini è rimasta inviolata. Settembrini e compagni vantano, si fa per dire, anche un primato poco invidiabile: al momento hanno la terza peggior striscia negativa, intesa per periodo senza vittorie, stagionale. Soltanto Sestri Levante, con 10 partite senza successi, e il Legnago Salus, a secco di tre punti da 7 turni, sono messi peggio. E’ innegabile che serva un’inversione di rotta per innestare un cambio di marcia da qui alla sosta per rilanciarsi in campionato e giocarsi al meglio la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia nella gara secca del 18 dicembre, al comunale, contro il Trapani.

Se il rendimento dell’ultimo mese è negativo, c’è da dire che nulla è, ovviamente, compromesso. La classifica alle spalle del terzetto di testa formato da Pescara, Ternana e Entella, è corta. Il quarto posto della Torres è appena tre punti sopra, così come dietro agli amaranto premono Pianese, Campobasso, e Pineto. Un ritorno al successo e magari un filotto da qui a Natale permetterebbero di ribaltare la prospettiva attuale. Il confine tra rilancio e anonimato è molto sottile. Tocca adesso a Troise e ai calciatori far pendere nuovamente la bilancia nuovamente verso il segno positivo per rinsaldare nuovamente il legame con la curva sud.

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