LUCA AMOROSI
Sport

Arezzo, una fatica del Diavolo. Una magia di Pattarello spezza silenzio e tabù

Partita giocata sotto ritmo e con poche emozioni: la curva sud diserta. Decide un colpo del numero 10: è la prima vittoria contro una squadra B.

L’attaccante Emiliano Pattarello, 25 anni, festeggiato dopo il gol decisivo

L’attaccante Emiliano Pattarello, 25 anni, festeggiato dopo il gol decisivo

Sfatato il tabù squadre B. Contro il Milan Futuro l’Arezzo vince grazie a un gol di Pattarello a venti minuti dalla fine, al termine di una gara a dir poco soporifera, sia per la prestazione delle due squadre, sia per l’ambiente del Comunale. La curva sud, infatti, conferma la sua protesta e resta fuori. In curva campeggia uno striscione: "La nostra posizione non cambia, che sia Juve, Milan o Atalanta. No alle squadre B". Passando al campo, Bucchi deve fare a meno di Guccione e Tavernelli e cambia modulo: 3-5-2 a specchio con i rossoneri, con Renzi e Righetti quinti e Pattarello in appoggio a Ravasio davanti. Santoro sostituisce il numero sette in regia, mentre Gilli, Chiosa e Gigli compongono la difesa.

L’Arezzo in avvio mostra difficoltà nell’assimilare il nuovo assetto tattico: parte meglio il Milan, che al 7’ va al tiro con Magrassi, alto. Il clima ovattato non aiuta: l’Arezzo va sotto ritmo e la partita, quindi, scivola via fino alla mezz’ora, quando l’Arezzo ha un sussulto: Santoro lancia per Pattarello, che lavora di sponda per Renzi. Il classe 2004 salta un uomo e conclude in diagonale dal limite, trovando la deviazione di Nava in angolo.

Gli amaranto danno la sensazione di essersi svegliati dal torpore: al 37’ Pattarello viene atterrato in area ma per l’arbitro è punizione dal limite per un fallo precedente. Lo stesso numero 10 si incarica della battuta, centrando però la barriera. È questo l’ultimo sussulto di un primo tempo deludente. Dagli spogliatoi ci si aspetterebbe qualche cambio, invece Bucchi non effettua sostituzioni. E il canovaccio della sfida non cambia: l’Arezzo gioca al piccolo trotto e al Milan va benissimo così. Dopo venti minuti di niente, il tecnico ridisegna la mediana: entrano Mawuli e Chierico al posto di Damiani e Dezi. Avvicendamento anche a sinistra: Righetti lascia il posto a Coccia. I cambi non danno frutti: la squadra viaggia a fari spenti e i minuti passano.

Poi, al 73’, la gara di colpo cambia: Chierico recupera palla a centrocampo e serve Pattarello, che avanza e dai venti metri lascia partire un sinistro che s’insacca all’angolino. È un vantaggio quasi insperato per l’Arezzo: un lampo estemporaneo nel grigiore generale. È il solito Pattarello, al 14° sigillo personale, a togliere le castagne dal fuoco. Bucchi a questo punto fa entrare Lazzarini per Gigli per aggiungere freschezza in difesa. Proprio lui, a tempo scaduto, rischia la frittata rinviando addosso a un avversario: la carambola favorisce il subentrato Sia che segna, ma è fuorigioco tra il sollievo dei duemila scarsi del Comunale. È una vittoria importante per inseguire un piazzamento playoff più favorevole, ma nulla più. In vista della volata finale, serve fare molto di più.

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