di Luca Amorosi
AREZZO
I tre punti e la porta imbattuta. Finiscono di fatto qui le note liete della sfida del Porta Elisa contro la Lucchese. Che non è poco, soprattutto tenuto conto che lunedì sera gli amaranto hanno sciorinato un’altra prova sottotono e sotto ritmo, pur contro una formazione in difficoltà e non solo per aver giocato con un uomo in meno per settanta minuti. Nemmeno l’espulsione di Sabbione e il rigore trasformato da Guccione dopo un avvio da in salita con almeno tre palle gol nitide per i rossoneri è sembrato riuscire a dare una scossa all’undici amaranto.
Eppure, Troise alla vigilia aveva avvertito che la Lucchese sarebbe partita forte, attaccando in verticale e che proprio i primi 30’ sarebbero stati da approcciare come si deve. "Ci sarà da tenere botta per la prima mezz’ora", le sue parole alla vigilia, anticipando cosa i suoi ragazzi avrebbero trovato. Chi poi si aspettava, dopo il vantaggio e in superiorità numerica, di fare un sol boccone delle pantere è rimasto deluso: come accaduto contro la Virtus Entella, l’uomo in più non si è notato. La mediana si è limitata al compitino, trovando difficoltà nel gestire il pallone, mentre i padroni di casa ripreso coraggio hanno sfiorato in altre occasioni il gol.
Solo nel finale, con gli avversari alla disperata ricerca del pari e le forze fresche inserite da Troise, il Cavallino ha creato nitide occasioni per chiudere la gara, peccando però gravemente di concretezza prima con Guccione, poi con Gucci e infine con Gaddini. Tre errori che palesano le difficoltà, forse soprattutto una mancanza di tranquillità. L’augurio è che la vittoria possa quindi togliere qualche tarlo dalla testa dei giocatori e ridare un po’ di morale a una squadra che sembra averlo sotto i tacchi.
Il ritorno al successo, insomma, è essenziale, ma ora deve avere un seguito, nei risultati e ancor prima nelle prestazioni, sia di squadra che individuali: alcuni giocatori sembrano in netto calo sul piano del rendimento pensando non solo allo scorso campionato ma anche solo ed esclusivamente all’inizio di questa stagione. Il primo tempo di Coccia a Lucca è emblematico e il più lampante dei casi, ma non è il solo.
La trasferta di Lucca ha anche rimarcato che Gigli-Del Fabro non sembrano una coppia ben assortita: l’Arezzo non ha subìto gol ma ha concesso occasioni con troppa facilità perdendo duelli in velocità e soffrendo i lanci in verticale. Infine, il capitolo punta: la doppietta di Ogunseye in coppa è stata un fuoco di paglia. Con Entella e Lucchese si è rivisto un attaccante abulico e impacciato. Gucci, invece, pare soffrire le ripetute panchine. Il ritorno ai tre punti dopo sei turni di astinenza forse potrà aiutare a sciogliere alcuni nodi, ma al resto dovrà pensarci lo staff tecnico: prima di Natale ci sono tre gare da non sbagliare per restare in corsa in coppa e nelle posizioni migliori della griglia playoff.
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