Beoni carica il Montevarchi. L’esordio contro il figlio

Derby in famiglia domenica a Poggibonsi per la prima da tecnico dei rossoblù . Obiettivi e priorità: "Dobbiamo raggiungere prima possibile la salvezza".

Beoni carica il Montevarchi. L’esordio contro il figlio

Beoni carica il Montevarchi. L’esordio contro il figlio

di Giustino Bonci

MONTEVARCHI

Con l’immancabile cappellino in testa e sfoggiando la tuta con i colori dell’Aquila, Loris Beoni (nella foto) ha rilasciato la prima intervista da nuovo allenatore del Montevarchi nel pomeriggio di ieri, al Centro sportivo di Loro Ciuffenna, sede abituale della preparazione dei valdarnesi. Il tono pacato, peculiarità del sessantacinquenne tecnico aretino, non deve trarre in inganno. Gli si legge negli occhi la soddisfazione per aver riannodato il legame affettivo con la panchina in una piazza esigente e che, tuttavia, è in grado di fornire stimoli straordinari. Del resto, la dirigenza aquilotta ha scelto un timoniere di esperienza, conoscitore della categoria ma anche reduce da parentesi professionali di valore assoluto come secondo di Maurizio Sarri prima al Napoli e in seguito alla Juventus, con tanto di scudetto conquistato.

"Dal punto di vista personale – ha esordito Beoni – le sensazioni sono assolutamente positive perché, intanto, ho la possibilità di tornare dentro un campo di calcio e, soprattutto, in un ambiente importante, una società storica dove c’è voglia di lavorare per cercare di raggiungere i traguardi prefissati. In questo momento la nostra meta è il raggiungimento della salvezza". A chi gli chiede se abbia fiducia Loris replica di slancio. "Naturalmente. Altrimenti non penso che sarei venuto qui. Anzi, credo con tutto me stesso nelle possibilità dei ragazzi, è un discorso scontato, e adesso dovrò trasmettere loro la mia determinazione e la volontà di centrare l’obiettivo. Dal canto suo – prosegue – la squadra è chiamata ad essere consapevole e partecipe della necessità di fare quadrato e di contribuire ad ogni livello alla causa. Solo con la coesione, tutti insieme, potremo riuscire a risalire la corrente".

Da timoniere navigato, insomma, non si spaventa ed ha accettato di slancio la nuova sfida professionale. Al tempo stesso il messaggio lanciato ai rossoblù non potrebbe essere più eloquente: "Hanno bisogno di crescere anche dal lato psicologico e mentale, acquisendo maggiore convinzione dei propri mezzi, più autostima, più determinazione e cattiveria agonistica. In queste categorie sono qualità essenziali per fare la differenza". Domenica prossima a Poggibonsi, nel duello a distanza in famiglia con il figlio Michele, vice del trainer dei Leoni giallorossi Calderini, è ovvio che Loris Beoni si attende da chi scenderà sul terreno di gioco un cambio di passo in primo luogo sul versante della tempra e del carattere. Nel frattempo il capitano aquilotto Luca Lischi, conferma che l’approccio con il mister è stato ottimo sin dal primo istante: "Ritengo che sia un uomo e un allenatore che può fare solo del bene al nostro gruppo – ha affermato il "fedelissimo" che non teme contraccolpi psicologici per la svolta in panchina in team dall’anagrafe verde come l’Aquila: "Sorrido se ci definite giovani. Quando abbiamo vinto il campionato nel 2021 non eravamo più vecchi. In Serie D, d’altronde , l’obbligo delle quote impone agli under di crescere subito, di farsi trovare pronti, di essere preparati e dunque abbiamo tutte le qualità per rimontare".

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