REDAZIONE AREZZO

Bracciali, il processo per il tennis scommesse resta a Cremona

Ieri udienza nella città lombarda, la prossima il 22 novembre

Daniele Bracciali

Arezzo 11 ottobre 2016 -  SI E’ APERTO  in tribunale a Cremona il processo nei confronti dei due tennisti azzurri, l’aretino Daniele Bracciali e Potito Starace e di Roberto Goretti, direttore sportivo del Perugia Calcio ed ex calciatore amaranto, accusati di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, in particolare a manipolare partite di tennis di tornei soprattutto internazionali. Bracciali, che come gli altri due si è sempre proclamato innocente, l’unico ad essere presente in aula, é assistito dai legali Filippo Cocco ed Alberto Amadio. Nell’inchiesta portata avanti dal procuratore Roberto di Martino sono imputati anche Manlio Bruni e Francesco Giannone, ex commercialisti di Beppe Signori, ed Enrico Sganzerla, commercialista di Verona, che il prossimo 27 ottobre patteggeranno la pena davanti al giudice Christian Colombo. Il processo contro Bracciali, Starace e Goretti resta a Cremona. I giudici hanno respinto l’eccezione di incompetenza territoriale sollevata dalla difesa che chiedeva di spostare il processo a Bologna. Tutte ammesse le parti civili: il Coni, rappresentato dall’avvocato Guido Valori, la Federazione Italiana Tennis, con l’avvocato Virginia Comitini, e l’International Tennis Federation Limited, rappresentata dall’avvocato Remo Pannain. Parte offesa, la Tennis Integrity Unity. Prossima udienza il 22 novembre, quando verrà deciso le prove o no che entreranno nel processo oltre alle date del dibattimento. Bracciali intanto è il direttore tecnico di un centro di allenamento al Ct Arezzo e gioca in serie A con la squadra di Sinalunga.